Biografia:
Da sempre innamorato delle culture da noi lontane, ho cominciato a viaggiare molto presto. Più i miei viaggi mi portavano lontano e più comprendevo l’immenso valore di rappresentare, nelle mie immagini, una realtà che rapidamente sarebbe potuta scomparire, ingoiata dall’evoluzione – o presunta tale – che il mondo occidentale ha impresso al pianeta. Pur essendo nato ben prima come viaggiatore che come fotografo, ho gradualmente imparato sul campo le piccole malizie. Tutt’oggi, tuttavia, la mia principale cura è rivolta alla ricerca dei soggetti e delle situazioni e solo in minor parte agli aspetti più tecnologici della moderna fotografia. La ricerca delle persone più singolari e delle manifestazioni di folklore più originale e vero sono il mio focus principale. Scovare un personaggio peculiare e originale è per certo la cosa più difficile e impegnativa, molto più della realizzazione dello scatto stesso. Mesi spesi a sognare e organizzare i futuri viaggi riempiono gli spazi di tempo, sempre breve, che trascorro in Italia, già impazientemente proiettato alla prossima avventura. La mia attrezzatura di base, composta solitamente da due corpi macchina reflex e pochi validi zoom, mi permette di viaggiare con un bagaglio non eccessivamente ingombrante o pesante. Infatti, le condizioni spesso estreme dei territori che mi trovo ad attraversare e il fatto che sovente mi trovo a viaggiare in solitaria, sono talvolta causa di rotture che mi portano a dover sostituirne alcuni elementi. Giacché prediligo la figura umana e le sue espressioni, per poter rubare ritratti anche a media di-stanza sono portato a utilizzare focali medie e lunghe. Impiego le lenti a focale corta meno frequentemente, in genere per il ritratto ambientato o per i contesti delle comunità e delle loro vicende.