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I virus, così come le epidemie e le pandemie, sono da sempre considerati una piaga per l’umanità e di certo non sono associabili ad alcuna accezione positiva, tantopiù in un periodo come quello che stiamo vivendo oggi, in cui il Covid-19 è stato in grado di mettere in ginocchio non solo la salute e la società, ma anche l’economia di tutto il mondo. Da sempre, si cerca di contenere la propagazione dei virus poiché, se solo ci sfuggissero di mano, sarebbero in grado di dilagare incontrollati e di infettare un numero pericolosamente alto di individui. Ma cosa succederebbe se il virus, invece di trasmettere malattie – e in alcuni casi morte –, portasse rinnovamento? Se, invece di “influenzare” negativamente, potesse “influenzare” in positivo e spargere in tutto il mondo nuovi e migliori valori? Proviamo poi a pensare che questo virus non sia una particella, ma un essere umano capace di diffondere in modo contagioso solidarietà, empatia, cooperazione, consapevolezza, determinazione, umiltà: un vero e proprio “virusman” che possa gridare la necessità di un ricambio della classe dirigente, oggi ancora troppo inadeguata e lontana da meritocrazia e competenza. Un saggio provocatorio e visionario, quello di Giuliano Ramazzina, che diventa una bussola critica per vedere la luce fuori dal tunnel. In Virusman-19, la ricetta per garantire una ripartenza all’Italia è una “peste” culturale post-berlusconiana.
ANTEPRIMA SFOGLIABILE
Questa pandemia sancisce un cambio d’epoca traumatico, ma in Italia comandano sempre gli stessi che non hanno capito o fanno finta di non capire o non riescono a capire per inadeguatezza umana e culturale. Le gerarchie sbagliate saranno letali per il nostro Paese. Gli apparati mediatici, compresa la disastrata stampa, in regime di delirante infodemia inquinata dai social, andrebbero depurati dalla vecchia logica liberista-libertinista berlusconiana, che trova ancora forza trasversalmente in politici di tutti gli schieramenti, manager, direttori e dirigenti irrecuperabili. Da qui la necessità di un reset formidabile per preparare la ripartenza del nostro Paese. In Virusman-19, la ricetta per garantire una ripartenza all’Italia è una “peste” culturale all'insegna della meritocrazia e della competenza capace di spazzare via una classe dirigente scaduta.