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Fotografare un paesaggio urbano senza le persone, annullando quell’identitá cara agli antichi fra la cittá fisica e la comunitá che la abita – fra "civitas" e "cives" – potrebbe sembrare un paradosso, eppure penso che le fotografie di Luca Bracali – scattate su Firenze durante la piú grande emergenza sanitaria della storia moderna – siano dedicate proprio all’umanitá che abita questa cittá: fotografare un luogo, infatti, é un modo per cercare di catturare il "genius loci", ma anche per comprendere meglio l’umanitá di chi lo popola.
ANTEPRIMA SFOGLIABILE
Intervista a Luca Bracali su Radio Rete 2000 - 26/05/2023
In "Lockdown a Firenze", Luca Bracali rappresenta la Firenze deserta durante i giorni del lockdown, rendendoci partecipi del vuoto e del silenzio che hanno abitato il cuore della cittá delle meraviglie. Immagini stranianti che ci ricorderemo a lungo, in cui strade e piazze sono come proiettate in un’altra dimensione, quasi si trattasse di un paesaggio lunare ai limiti della realtá. La Firenze storica – solitamente viva e affollata, capace di “inghiottire” migliaia di turisti ogni giorno – appare completamente deserta: una cittá nuda nella sua essenzialitá architettonica, liberata da quel surplus antropico a cui il turismo di massa ci ha abituato. Uno scenario che, a un primo sguardo, potrebbe ricordare certi paesaggi di De Chirico, ma che é capace di trasmettere un respiro vitale, come recita il titolo del libro. Ed ecco che riaffiorano i ricordi dei mesi piú duri del lockdown: Firenze sembrava una creatura abbandonata, una cittá con un’anima, ma un’anima a brandelli. Il silenzio - rotto solo dal rintocco di una campana - era surreale. Ma ci vuole ben altro per abbattere Firenze. Per avere conferma della veridicitá di quest'ultima affermazione, basta alzare gli occhi verso la torre di Arnolfo, con il suo Marzocco svettante a fare da sentinella, oppure guardare la meravigliosa desolazione della Piazza della Signoria o del David, che da secoli sfidano il tempo e la bellezza. Una cittá cosí forte, ma allo stesso tempo cosí delicata. Vivrete una sensazione a metá tra la meraviglia e il timore ammirando le fotografie aeree raccolte in questo libro: esse ci permettono di guardare la cittá da un nuovo punto di vista, consentendoci una visione grandangolare e dall’alto. Osserviamo cosí una Firenze inedita e svuotata, misteriosa e surreale, come se ci trovassimo di fronte a lei per la prima volta. Le sue piazze sono enormi macchie di solitudine e la sua incommensurabile bellezza é immersa in un’atmosfera onirica che gli conferisce una dignitá di altri tempi. E sembra quasi di avvertire i rumori dei propri passi su selciati e pietre, poi solo il silenzio del lockdown.