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In “Nel nume del padre”, come in un discorrere socratico, Massimo Castellani e Leonardo Castellani si confrontano in un dialogo attuale e reale che è già una conquista. Massimo, ex atleta olimpionico e poliziotto dei reparti speciali, è un papà ingombrante con una gran voglia di partecipare. Leonardo, ex tennista e giovane attore della scuola del Piccolo Teatro, si ribella ma è incuriosito. Il faccia a faccia attraversa competizioni mondiali, operazioni di polizia e modi di intendere la vita. Le analisi sono estreme come antitetici sono gli stati d’animo. O è solo apparenza?
ANTEPRIMA SFOGLIABILE
Intervista a Massimo Castellani su Radio Rete 2000 - 02/07/2021
Intervista a Luciano Zerbini su Radio Rete 2000 - 14/06/2021
I due pensieri contrapposti si alleano in un esercizio al dialogo che mira a cambiare, non tanto il punto di vista dell’uno, ma l’anima di entrambi. Una dialettica delle immagini che vuole cogliere l’attimo, il momento che conta: ricco di passato e carico di avvenire. Le preposizioni sono semplicemente accennate, le congiunzioni coordinative sacrificate per impaginare una realtà copiata materialmente; mai imitata. Parola e ritmo insieme, come per scrivere sul palcoscenico assieme al lettore, ora protagonista. Un eroe randagio è stato a lungo Massimo Castellani. Lo è stato da ragazzo quando ha scelto di mettersi alla prova lanciandosi da un trampolino in giro per il mondo; ma lo è stato a maggior ragione anche da adulto quando ha scelto consapevolmente di osare l’inosabile. Randagio è l’eroe finché non trova lungo il cammino un’altra dea, capace di riportarlo a una dimensione di vita in cui l’adrenalina non è più componente essenziale. E allora, nel calore di una famiglia, cambia il ritmo e cambiano gli scenari. E tornano ad avere un senso tutti i “perché”, anche quelli più lontani nel tempo, anche quelli rimasti privi di una risposta. Un dialogo schietto, aperto e sincero tra padre figlio. Massimo e Leonardo, uno di fronte all’altro, in un invito al confronto e a raccontarsi. Più che un libro, queste pagine sono allora un’osmosi. Leggerle farà bene un po’ a tutti. A padri e a figli.