Descrizione:
La performance, in collaborazione con Life Wolfalps e MUSE, ha visto l'artista Alberto Salvetti camminare con una lupa in spalla per 150 km in tre giorni sulle nevi che da Cortina d'Ampezzo portavano a Bolzano. Alberto Salvetti non è nuovo a questo tipo di imprese: per anni ha osservato la fauna selvatica penetrare di notte negli spazi urbani senza essere vista dagli abitanti del luogo. Nel 2012 ha cominciato ad attraversare gli spazi urbani con le sculture animali in spalla con l'illusione che la sola presenza di un animale selvatico risvegliasse l'animo dei guaritori di cementi che si sono assopiti in città, svegliando il loro spirito ecologico e la consapevolezza che anche la città fa parte di un ecosistema E di un medio ambiente, ed è anche ricca di biodiversità. Camminare con la lupa in spalla è stato un mezzo di confronto per relazionarsi con passanti e gente del luogo sulla questione del ritorno del lupo.
Un altro dei punti focali è la difficoltà nel relazionarsi con il lupo da parte di chi lavora in montagna rispetto ai cittadini che non sono toccati economicamente dalla presenza del canide selvatico. È importante sensibilizzare il turismo e i cittadini sull'avvicinamento degli allevamenti d'altura durante le passeggiate in quanto si svilupperà sempre di più la guardiania da parte di cani anti-lupo, potenzialmente pericolosi per l'uomo. Allo stesso tempo, è importante sensibilizzare le persone nel non lasciare spazzatura o cose commestibili alla portata dei selvatici che da sempre attraversano i nostri spazi abitati ricchi di prede.
Arte e artisti hanno la responsabilità di mediare tra il mondo della natura e degli uomini. Sempre più spesso la scienza avrà bisogno di trovare la collaborazione con artisti che rendono più fruibile la divulgazione di determinati concetti importanti per il recupero della biodiversità. Gli equilibri alterati della natura costringeranno lo stesso uomo a panificare delle azioni specifiche per il mantenimento delle attività. Il lupo non potrà sparire di nuovo, ma bisognerà accettarne la presenza e molti giovani si stanno già adeguando seguendo l'esempio della pastorizia dell'Italia centrale.
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