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"Non vincono solo i supereroi” è un libro frutto del lavoro congiunto di due giornalisti, Leonardo Omezzolli e Katia Dell'Eva, e di un'illustratrice professionista, Nadia Groff, che nasce in piena pandemia quando uomini, donne, bambine e bambini sono stati costretti all’isolamento forzato, senza la possibilità di incontrarsi, senza poter lavorare, studiare e giocare. La tecnologia ha aiutato a ridurre le nuove distanze, ma a rimanere tra le quattro mura di casa, senza amici, senza occupazioni e, a volte, lontani anche dai propri affetti più cari ha lasciato in ognuno delle piccole grandi ferite. Questo libro vuole, con lo sguardo dei bambini stessi, aprire gli occhi sugli effetti che le restrizioni hanno avuto sui più piccoli. È un libro che sonda l’animo, dando una chiave di lettura positiva, un suggerimento per una ripartenza. Alberto è un bambino di 10 anni che vive con la mamma in un appartamento di un grande condominio. Da molto tempo non esce di casa. Nessuno, del resto, può uscire: ci sono le restrizioni e, fuori, il mondo è colpito da un nuovo strano virus. Niente più amici, niente più scuola, niente più corse al parco, niente più giochi. Da troppo tempo non riesce neppure ad abbracciare suo papà, impegnato in prima linea a contrastare questo brutto male. Alberto non si era mai accorto di quanto la vita di prima fosse speciale. Di quanto quel “prima” stia diventando un ricordo. In un clima di solitudine accentuato dall’isolamento, dalla comunicazione verso l’esterno che avviene solo attraverso gli smartphone o i pc e con solo la fantasia a fargli da maestro, Alberto prova a dare risposte alle tante domande che vive nel suo giovane animo e soluzioni alle sue tante paure. Un giorno però, guardando fuori dalla finestra, vede qualcosa di anomalo, qualcosa che riaccende in lui la speranza di un ritorno al passato. Da questa scintilla casuale, i mostri generati dai timori di Alberto vengono a poco a poco sconfitti, anche grazie all’aiuto di una generazione di sognatori: i nonni.
ANTEPRIMA SFOGLIABILE
Intervista a Leonardo Omezzolli su Radio Rete 2000 - 04/03/2022