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Non sono moltissimi i libri di fotografia subacquea dedicati esclusivamente al Mar Mediterraneo, crocevia di storia e civiltà, ma biologicamente snobbato, perché ritenuto imparagonabile alla bellezza dei tropici. Certamente “Tropico del Mediterraneo” non è la prima pubblicazione che lascia sorpresi, dopo averla sfogliata, per la bellezza delle immagini che rendono giustizia a forme e colori del mare nostrum, ma è senz’altro originalissima per la sua struttura: concepito non in rigidi capitoli o schemi biologici, il libro è un sogno lungo 24 ore che attraversa il mondo sommerso. Si scende, si raggiungono profondità anche rilevanti, si trascorre la notte sulla sabbia che non è affatto un luogo da sbadigli e si risale l’indomani, attraverso incontri con creature bizzarre. Non meno importante il contenuto: le didascalie, invece di riportare dati tecnici ritenuti dall’autore un po' fini a sé stessi, raccontano aspetti bizzarri delle creature incontrate, curiosità, mitologia e le emozioni provate dal fotografo al momento dell’incontro e dello scatto. Si finisce così col sapere che in mare il mito dell’immortalità è stato già raggiunto, o che le comuni posidonie, erroneamente chiamate “alghe”, sono piante che alla fine del loro ciclo vitale rappresentano una potenziale forma di energia termica – argomento quanto mai attuale.
ANTEPRIMA SFOGLIABILE
E fra le tante curiosità si scoprirà come i crostacei cambiano casa adottando strategie diverse: chi occupa i gusci vuoti di altri organismi, chi, sedentario e pigro, si infila in piccolissimi buchi nella roccia a pochissima profondità, e chi la casa se la costruisce da solo, dal di dentro, cambiando in pochi secondi la corazza esterna. Ci si stupirà nel sapere che i colori sgargianti di meravigliosi molluschi, anch’essi “a portata di sola maschera” non sono esibiti per attrarre partner, come in genere accade sulla terraferma, ma, all’opposto, per allontanarli. Si scoprirà che nella maggior parte dei casi dare del “verme” ad alcuni organismi è un grande complimento, perché i vermi sottomarini sono spesso meravigliosi e adottano sistemi per nutrirsi quanto mai ingegnosi. Si incontreranno poi alcune creature provenienti dal Mar Rosso, quindi effettivamente tropicali all’origine, che si sono perfettamente adattate alle condizioni di salinità e temperatura del Mar Mediterraneo, svolgendo un effettivo inizio di tropicalizzazione, i cui effetti sono ancora non valutabili compiutamente. Non meno innovativa e moderna la scelta di presentare il libro anche in inglese rimandando, per l’approfondimento del contenuto in quella lingua, a vari codici QR che campeggiano all’inizio delle varie fasi. Oltre a tutti questi aspetti è sfogliando il libro che ci si rende conto di come, al di là della qualità fotografica degli scatti, forse l’aspetto più artistico è dato dalla logica estetica della sequenza di fotografie: l’autore ha rimarcato come il montaggio sia stato asservito anche a una continuità cromatica e di forme, per comunicare quasi l’idea di una proiezione di fotografie su pagine stampate. I proventi del libro saranno direttamente e interamente devoluti all’associazione onlus “12 scatti” di cui l’autore è un sostenitore. Nell’ambiente dei fotografi subacquei è un’associazione nota perché, a sua volta coordinata da un fotografo subacqueo, si autofinanzia anche pubblicando ogni anno un bellissimo calendario di fotografie sottomarine. Con le vendite si finanziano iniziative in Africa, con la costruzione di pozzi d’acqua nelle zone più remote di quel continente. Acqua, dolce stavolta, che porta sempre e comunque vita, da qualunque parte la si guardi.
Libro: Tropico del Mediterraneo Autore: Vincenzo Troisi Formato finito: 235x235 mm Formato aperto: 470x235 mm Libro composto da 184 pagine stampate a 4/4 colori in B e V su carta PATINATA opaca da gr. 170 + Copertina stampata a 4/0 colori su carta patinata opaca 150 gr. plastificata OPACA 1 lato, accoppiata rivestita a GG da mm 3,00 mm + risguardi BLU non stampati. Con confezione brossura CUCITA, cartonata con capitelli e dorso quadro.