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Una vita professionale, culturale e sportiva sempre giocata a tutto campo. Rosario Pugliarello è rimasto fedele anche nei dettagli a uno stile comportamentale che lo ha voluto sempre protagonista, mai gregario: questione di stimoli, di spinte emotive e della necessità di mettersi proprio per questo costantemente in gioco. L’energia creativa lo ha chiamato spesso a percorrere strade inusitate, irte di problemi da risolvere nella fase iniziale, poi presto in linea con il suo spirito di esploratore coraggioso ma accorto. Lo ha agevolato in questo la capacità di attingere a quella componente istintuale di eclettismo che è virtù innata e che consente di leggere in tempo reale la situazione. La passione per le arti marziali, praticate con impegno e adesione sia fisica che spirituale negli anni giovanili, ha garantito a Rosario, sotto vari profili, la classica marcia in più sotto forma di disciplina, di attenzione ai particolari e di uso calibrato delle risorse energetiche. Non è stata certo casuale la disponibilità a cercare una sintonia costante tra le rigide istanze proposte dalla scienza e la fluidità naturale che appartiene al mondo dello sport, anche in questo caso con un’adesione prevedibile ai canoni della filosofia Zen: una strada da percorrere in libertà, dove ogni traguardo diventa immediatamente un punto di partenza.
ANTEPRIMA SFOGLIABILE
Un campione di karate diventa improvvisamente docente di educazione fisica e subito dopo allenatore di calcio a livello giovanile, ma in una società di vertice; poi, il nuovo cambio di scenario, con la scelta di inseguire una laurea in medicina corredandola con molteplici specializzazioni; tutto ciò con passo leggero, evitando la calamita dell’ansia e privilegiando il piacere di “sentire” l’energia. È proprio questo il segreto di Rosario Pugliarello, sempre disponibile a mettersi in gioco su territori inesplorati senza concessioni all’analisi superficiale. Il mondo della ricerca scientifica e quello dello sport rappresentano un polo d’attrazione straordinario per chi ha il coraggio, e la capacità, di intersecarli percorrendo strade innovative in totale libertà espressiva. Rosario Pugliarello ha saputo coniugare la curiosità dello scienziato e l’eclettismo dello sportivo senza mai tradire quella vocazione anarchica che gli ha suggerito scelte costantemente fuori dagli schemi armonizzando con criteri personali le istanze della cultura orientale e quelle della tradizione occidentale. È nata da qui l’idea di testimoniare in un libro autobiografico vicende di vita cariche di emozioni che il trascorrere del tempo ha reso persino più preziose. Il titolo, Scienza e sport con voce solista, indica con chiarezza il percorso seguito da Pugliarello, portato per vocazione personale a correre da isolato utilizzando il confronto come chiave di conoscenza Lo hanno aiutato in questa ricerca due giornalisti a lui affini per curiosità e spirito critico: Nin Guarienti e Adalberto Scemma. Un libro - ecco l’aspetto singolare - scritto “a tre voci e sei mani”, nel senso che contiene passaggi evidentemente autobiografici che Pugliarello ha redatto in prima persona, alternati a parti che privilegiano considerazioni corali e momenti raccontati sotto forma di intervista: un modo di procedere “alternativo”, se così si può dire, espressione anche in questo della personalità del protagonista che non ha mai accettato - neppure nell’elaborazione di questo libro! - le briglie della consuetudine. L’eclettismo è una risorsa istintuale che consente di ottimizzare, calibrandolo, anche l’uso dell’energia. Facile immaginare che proprio questa componente abbia finito per garantire a Rosario Pugliarello il classico overdrive da inserire in caso di necessità. Tutto il resto, raccolto in un percorso di vita costantemente a slalom tra le esigenze della ricerca scientifica e la fluidità del mondo dello sport, è sortito con naturalezza evitando qualsiasi pericolo di commistione: la conoscenza si materializza infatti, sempre e comunque, soltanto attraverso il confronto. Ma a spianare spesso il cammino hanno sicuramente contribuito anche i segnali corroboranti offerti dalla filosofia Zen, approfondita sin dagli anni giovanili attraverso la pratica delle arti marziali.