RE Genesis 3 - Un tenue punto blu è il catalogo edito in occasione della mostra omonima al Museo Diocesano di Vicenza. Il catalogo è la raccolta fotografica delle opere in mostra degli artisti del Movimento Arte Etica Alessandro Zannier e Luigi Dellatorre. La mostra è la terza di un ciclo biennale sul tema della rinascita, pensato dai curatori Sandro Orlandi Stagl e Chiara Franceschini. Il percorso del museo vicentino è un’importante testimonianza di arte cristiana dall’epoca romana fino ai giorni nostri. Le opere degli artisti contemporanei del Movimento Arte Etica dialogano con quelle del museo e si articolano in diverse forme trattando il tema del terzo giorno della Genesi: la separazione delle acque dall’asciutto. L’esposizione conta più di trenta opere tra dipinti, sculture, installazioni e video. Il libro è arricchito dai testi dei due curatori, le trascrizioni delle interviste di questi ultimi con gli artisti e un altro testo del direttore del museo Mons. Francesco Gasparini.
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RE Genesis 3 - Un tenue punto blu è il catalogo edito in occasione della mostra omonima al Museo Diocesano di Vicenza. Il catalogo è la raccolta fotografica delle opere in mostra degli artisti del Movimento Arte Etica Alessandro Zannier e Luigi Dellatorre. La mostra è la terza di un ciclo biennale sul tema della rinascita pensato dai Sandro Orlandi Stagl e Chiara Franceschini. Il percorso del museo vicentino è un’importante testimonianza di arte cristiana dall’epoca romana fino ai giorni nostri. Le opere degli artisti contemporanei del Movimento Arte Etica dialogano con quelle del museo e si articolano in diverse forme trattando il tema del terzo giorno della Genesi: la separazione delle acque dall’asciutto. L’esposizione conta più di trenta opere tra dipinti, sculture, installazioni e video. Il libro è arricchito dai testi dei due curatori, le trascrizioni delle interviste di questi ultimi con gli artisti e un altro testo del direttore del museo Mons. Francesco Gasparini. Le opere sono accompagnate da una breve descrizione e dal Manifesto Etico redatto da ogni artista nel quale vengono espresse le intenzioni e i modi che i sottoscrittori intendono perseguire per rendere l’arte e il mondo più etici. Alessandro Zannier nasce a Treviso nel 1971, è un artista concettuale che lavora tra arti visive e musica. Dal 2003 con lo pseudonimo “Ottodix” ha pubblicato otto album musicali e oggi è considerato uno dei progetti “cult” della wave elettronica italiana. Il manifesto etico si intitola MicrΩmega dove le iper-connessioni e la velocità delle comunicazioni sono il tema principale. L’insieme delle conoscenze accumulate dall’essere umano inteso come una grande entità che viaggia nell’immensità del sapere universale non deve andare alla deriva: riconoscendo i propri limiti e attraverso l’arte di Zannier si intende scatenare negli osservatori il pensiero critico della propria posizione nella collettività, per indurre un significativo cambiamento e per migliorare il modo di approcciarsi al mondo. Luigi Dellatorre è nato a Cassolnovo (PV) nel 1953. È un artista visivo che ha iniziato la sua attività unendo le sue due più grandi passioni: l’arte e il teatro. Il suo manifesto etico si intitola Cucire il mondo. Attraverso la sua arte Dellatorre ha il compito di mettere l’accento sul cambiamento del nostro pianeta dal punto di vista delle reti sociali. Come le sue cuciture, definite “umili gesti”, Dellatorre insieme alle sue opere vuole convincere l’osservatore che il vero cambiamento si ottiene partendo dal basso, riportando l’attenzione sui piccoli gesti che tutti noi possiamo compiere ogni giorno. Citando il curatore della mostra Sandro Orlandi Stagl, Dio disse: “le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un sol luogo e appaia l'asciutto”. Così avvenne e Dio chiamò l’asciutto terra e la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Il terzo giorno si caratterizza quindi per la creazione della Natura e del Regno vegetale. Così Luigi Dellatorre racconta, attraverso una propria immaginaria interpretazione, la creazione dei continenti e delle connessioni geopolitiche che rappresentano le relazioni fra gli esseri viventi e Alessandro Zannier rappresenta l’evoluzione delle specie floreali, secondo le loro invisibili trasmigrazioni, giocando sulla metafora del fenomeno dell'Entanglement. I due artisti ci fanno riflettere su come ogni azione svolta sul pianeta possa avere una conseguenza anche molto rapida fino agli antipodi. Entrambi si pongono l’obiettivo di sensibilizzare le persone sulle tematiche ambientali e su come ogni azione che compiamo sul pianeta, anche la più semplice, deve essere svolta con grande responsabilità, consci delle conseguenze che avrà su tutto l’ecosistema globale. Il concetto è quello di “usare” l’Arte come strumento per esprimere la propria visione del mondo e per dare un maggior valore alla natura e al suo indispensabile ruolo nei confronti dell’uomo. Che lo consideriamo o meno, la Terra è l’unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Ce lo ricorda l’astronomo Carl Sagan che nel 1990 fece fotografare il nostro pianeta dalla sonda Voyager 1, quando si trovava a sei miliardi di chilometri di distanza da noi, e lo chiamò Pale Blue Dot, cioè “tenue punto blu”.