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Questo libro nasce da molti anni di ricerche nel campo dell’Archeoastronomia applicata alle strutture in pietra costruite dalle antiche popolazioni che durante il Neolitico, l’età del Bronzo e del Ferro popolarono il territorio europeo. Le strutture in pietra furono edificate sia per ragioni utilitaristiche, di riparo, difensive, ma soprattutto con motivazioni religiose e di culto. In tutti i casi lo studio accurato, condotto con le più moderne tecniche di rilevamento e di georeferenziazione, ha mostrato che l’Astronomia, nel senso dell’osservazione del cielo e della conoscenza dei cicli astronomici fondamentali che pertinevano al Sole, alla Luna e alle stelle, condizionò in maniera determinante sia il modo di disporre le pietre sia l’orientazione delle strutture che ne derivarono, rispetto alle direzioni astronomiche più importanti in relazione al Sole, alla Luna ed alle stelle.
Il cielo visibile in quelle epoche remote, era un po’ diverso dal nostro in quanto tra i cicli che regolano il moto apparente degli astri, ne esistono alcuni, come la Precessione degli Equinozi, che in un periodo lungo è capace di cambiare completamente le posizioni delle stelle visibili nel cielo, in modo che per un osservatore posto in corrispondenza di una determinata località geografica, talune costellazioni che anticamente erano visibili, ora non lo sono più e viceversa altre che allora non salivano mai al di sopra dell’orizzonte naturale locale meridionale, ora possono essere agevolmente osservate. Il calcolo astronomico, condotto con i più moderni programmi al computer, alcuni di essi messi a punto direttamente da chi scrive, hanno permesso di ricostruire accuratamente sia il cielo visibile durante quelle antiche epoche sia le condizioni di visibilità e hanno permesso, insieme alle misure eseguite sul territorio, di rendersi conto di cosa vedevano, osservavano e "calcolavano" i nostri progenitori di alcuni millenni fa, i quali anche se dotati di tecnologia molto ridotta, rispetto a quella moderna, non erano da meno dal punto di vista della capacità intellettuali.