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Dai preziosi Tarocchi dei Visconti-Sforza rivestiti d’oro zecchino conservati alla Morgan Library & Museum di New York sino alle analisi antroposofiche di Rudolf Steiner: questo saggio sui Tarocchi, le carte più misteriose – e preziose, in termini di collezionismo- intreccia in modo avvincente la storia della loro stampa col simbolismo dei 22 Arcani Maggiori. Il trattato, arricchito con la prefazione dello studioso di simbologia Sebastiano Brocchi, è una vera chicca di storia dell’esoterismo e della stampa. In un mondo che ancora troppo spesso vuole scindere la parte razionale da quella irrazionale, sia l’accademico devoto al dato storico e tecnico che il viandante in cerca di riflessioni spirituali, tra queste pagine trovano ambrosia di cui ubriacarsi. Il libro, impreziosito dalle immagini a colori delle prestigiose Carte, consente quindi non solo di coglierne l’aspetto strettamente fisico legato alle tecniche di stampa, ma anche di eviscerarne il significato esoterico più profondo: è qui infatti che si cela il percorso iniziatico del Folle (senza numero) che, attraverso il cammino ciclico composto dalle altre carte, riesce poi a realizzarsi e compiersi nel Mondo (XXI).
I Tarocchi sono un vero e proprio libro ermetico – erede delle 22 Tavole di Smeraldo di Ermete Trismegisto- i cui segreti, spesso riservati solo ai gradi più alti dei diversi ordini iniziatici, vengono trattati con piacevole disinvoltura. Essi, infatti sono una sintesi miracolosa tra l’antico Culto del Sole pagano degli egizi e la simbologia d’origine giudaico-cristiana: per questo sono stati riservati alle iniziazioni dei Rosa-Croce e altri gruppi custodi di saggezze segrete. L’avvincente storia dei Tarocchi, che si snoda tra astuti mercanti e marinai marsigliesi, non può che lasciare il lettore meravigliato, proprio come il prigioniero nella caverna di Platone che, quando ne esce, scopre di essersi sino ad allora pasciuto d’ombre.