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Il “codice astronomico” è definito come l’insieme delle regole matematiche, geometriche, simboliche ed esoteriche che servono in qualche modo a materializzare sul terreno alcune direzioni astronomicamente significative le quali a loro volta racchiudono un complesso significato di tipo astronomico il quale richiede, per essere efficace, una conoscenza non propriamente elementare dei cicli apparenti mostrati dagli astri visibili ad occhio nudo che splendono e si muovono nel cielo. Il codice astronomico quindi racchiude dentro di se il sapere astronomico e le credenze astrologiche di una comunità, grande o piccola che sia e si estrinseca in una serie di regole empiriche utili alla materializzazione sul terreno delle direzioni astronomiche fondamentali e all’orientazione dei manufatti in accordo con esse. Il codice astronomico include anche tutta una serie di credenze simboliche ed esoteriche tradizionalmente legate ai corpi celesti le quali attribuiscono ad essi il “potere” di agire sul mondo terreno secondo uno schema di tipo esoterico accessibile solo agli iniziati, e quindi tendenzialmente conosciuto, compreso e condiviso da un ristretto insieme di persone appartenenti alla comunità.
Nel caso dell’ordine templare, essendo esso un ordine di tipo iniziatico, è avvenuta la medesima cosa: venne a svilupparsi un particolare codice astronomico, la cui natura fu fortemente iniziatica, che stabilì le regole per costruire le chiese e i castelli in armonia con il Cosmo in accordo con una visione del mondo che paradossalmente emerge ben poco cristiana, e lo sviluppo delle necessarie tecniche per orientare correttamente gli assi della navate delle chiese in accordo con alcuni modelli di fondamentale importanza