I grandi giornalisti e i maestri della scrittura di sport accanto ai talenti dei Licei a indirizzo sportivo e dei corsi di laurea in Scienze motorie. Una formula innovativa, quella del magazine trimestrale “La coda del drago” diretto da Adalberto Scemma, che ha suscitato ampi consensi sin dalle prime uscite. Ai nomi ben noti di Gilberto Lonardi, Alberto Brambilla, Darwin Pastorin, Ferdinando Albertazzi, Massimiliano Castellani, Piero Faltoni, Tonino Raffa, Luca Urgu, Andrea Maietti, Pasquale Coccia, Lorenzo Longhi, Furio Zara e Sebastiano Catte si affiancano infatti quelli di Valentina Masotto, Agnese Battistelli, Emma Silocchi, Caterina Venturini e Gianluigi Mazza già emersi nei concorsi di letteratura sportiva di carattere nazionale. Nel numero 7 de “La coda del drago” brilla l’intervista di Castellani al grande Josè Altafini. In evidenza anche lo straordinario racconto che Tonino Raffa fa dell’intramontabile Ezio Luzzi, voce storica di Radio Rai. Ecco poi Andrea Maietti alla riscoperta di Osvaldo Soriano e Sebastiano Catte con uno scoop che indaga l’attività di portiere del calcio dl grande scienziato danese Niels Bohr, premio Nobel per la fisica. Ma c’è spazio anche per Chiara, Rodari, Pastorin, Faltoni, Sicolo, Pompili, Loddo e Bizzotto.
ANTEPRIMA SFOGLIABILE
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Quali possibilità, per gli studenti che amano la scrittura di sport, di realizzare il proprio sogno sperimentandosi in una redazione? Una strada privilegiata ce la indica la rivista trimestrale “La coda del drago”, che racconta i grandi temi della letteratura sportiva affiancando i talenti dei Licei e delle Università alle grandi firme del giornalismo e dell’editoria. Una formula innovativa che ha suscitato ampi consensi critici sin dalle prime uscite e che ha già visto presenti nomi di spicco come Gilberto Lonardi, Alberto Brambilla, Darwin Pastorin, Ferdinando Albertazzi, Massimiliano Castellani, Piero Faltoni, Tonino Raffa, Luca Urgu, Andrea Maietti, Pasquale Coccia, Lorenzo Longhi, Furio Zara e Sebastiano Catte affiancati a quelli di Gianluigi Mazza, Valentina Masotto, Agnese Battistelli, Emma Silocchi e Caterina Venturini già emersi nei concorsi di letteratura sportiva di carattere nazionale.
Il settimo numero della rivista presenta in copertina un nome storico del calcio internazionale, il mitico Josè Altafini, campione del mondo accanto a Pelè e poi centravanti intramontabile con le maglie di Milan, Napoli e Juventus prima di vivere sperimentarsi con successo come opinionista radiofonico e televisivo. In apertura la bellissima intervista di Massimiliano Castellani, recente Premio Fair Play al “Bancarella Sport”, firma storica del quotidiano “Avvenire”, che racconta Altafini in tutte le sue sfaccettature, ripercorrendo una carriera improntata prima di tutto alla generosità. Può esistere, si chiede Altafini, un angelo custode che ci insegna a evitare i pericoli? Certo che esiste, lo stesso che gli ha insegnato a dribblare.
Andrea Maietti, a suo tempo vincitore del “Premio Bancarella Sport” con “La lepre sotto la luna” si ritaglia un posto tra gli scrittori intramontabili chiamando accanto a sé, nel racconto, uno straordinario, epico Osvaldo Soriano per condividere le imprese calcistiche di improbabili (e tuttavia già leggendari) come i fabbri e i calderari di un paesino della Bassa Lodigiana. Altrettanto leggendaria è tuttavia la figura di Niels Bohr, tratteggiata dalla penna sapiente ed evocativa di Sebastiano Catte. Bohr, danese, Premio Nobel per la fisica, protagonista assoluto con Albert Einstein della ricerca scientifica del Novecento. Catte ha riscoperto Bohr in una veste inedita, quello di promettente portiere di calcio della rappresentativa universitaria danese seguendo le orme del fratello Harald, argento alle Olimpiadi di Londra con la sua Nazionale. Un ruolo, quello del portiere, che ha avuto interpreti sorprendenti anche in Albert Camus, Luis Sepulveda e Karol Woytila.
La parte centrale della rivista è dedicata a un nome storico del giornalismo radiofonico, Ezio Luzzi, intramontabile 91enne, premiato al “Bancarella Sport” e ancora oggi attivo alla direzione di “Elleradio”, un’emittente di cui è anima e principale interprete. A raccontare una vicenda professionale ormai storicizzata è un’altra grande “voce & firma” del giornalismo: Tonino Raffa, che gli è stato allievo prima di condividere al suo fianco i maggiori eventi sportivi internazionali. Ma c’è anche un’altra Luzzi, Isabella, a debuttare con un reportage su Nicola Pietrangeli. Poi ampio spazio alle storie che racconta Piero Faltoni, da Cruijff a Bolt, per non parlare di Gianni Rodari, tratteggiato da Trifone Gargano, di Raì, stella del Paris Saint Germain, presentato da Lorenzo Longhi. Infine Raffaele Pompili alla scoperta di Wimbledon, Tiziana Loddo alla scoperta di Ferdinando Albertazzi e le puntuali novità sintetizzate con la consueta maestria da Alberto Brambilla, che affianca Adalberto Scemma alla direzione de “La coda del drago”.