Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy o privacy policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.
L’epidemia da Covid-19 stabilisce una cosa sola: siamo a un cambio d’epoca. Solo chi lo capirà si salverà, gli altri sono destinati prima o poi a soccombere. Il messaggio è rivolto a tutti, ricchi e poveri, ma soprattutto all'attuale classe dirigente e a quella che si candida a esserlo in futuro.
Abbiamo chiesto ad amici scrittori e imprenditori, manager e artisti, politici e giornalisti di inviarci un contributo: semplice, diretto e non banale. Li ringraziamo per averci regalato riflessioni preziose, spesso originali, comunque estranee ad ogni forma di luogocomunismo.
Scritto da: Mauro Mazza, Carlo Fumian, Giovanni Gozzini Giordano Riello, Nicolai Lilin, Dino Betti van der Noot, Giampiero Marrazzo Lorenzo Cesa, Ulderico Bernardi, Gianni Potti, Ida Poletto Gloria Vallese, Ettore Bonalberti, Bruno Fasani, Matteo Strukul. Giuliano Ramazzina.
A cura di: Mauro Mazza e Giuliano Ramazzina
ANTEPRIMA SFOGLIABILE
OLTRE IL COVID-19: Come affrontare un cambio d’epoca
Mauro Mazza a Uno Mattina su Rai Uno - 24 Maggio 2020
Mauro Mazza su RaiNews24 - 20 Maggio 2020
Intervista a Mauro Mazza a Radio Rete 2000 - 21/03/2023
Il virus Covid-19 compare a Wuhan, luogo remoto all’interno della Cina, a dicembre 2019: è lì il primo focolaio della pandemia mondiale del coronavirus. L’11 gennaio 2020 è confermata la prima vittima in Cina e il 13 gennaio il primo decesso fuori confine, in Thailandia. Poi si registrano casi in USA ed Europa. Il 30 gennaio l’OMS dichiara l’emergenza globale e l’11 marzo la pandemia: una catastrofe globale, una tempesta che potrebbe condurre alla fine dei trent’anni di mercatismo e globalizzazione, ma anche dell’Unione Europea. Che succederà dopo la fine dell'epidemia? Abbiamo chiesto ad amici scrittori e imprenditori, manager e artisti, politici e giornalisti di inviarci un contributo: semplice, diretto e non banale. Li ringraziamo per averci regalato riflessioni preziose, spesso originali, comunque estranee a ogni forma di luogocomunismo.