Jack London, nome completo John Griffith Chaney London, è stato uno scrittore, giornalista e drammaturgo statunitense, noto per romanzi quali Il richiamo della foresta, Martin Eden, Zanna Bianca, Il tallone di ferro.
Figlio illeggittimo, viene cresciuto da una madre spiritista, da una nutrice nera e da un padre adottivo fedifrago e collezionista di fallimenti commerciali. Jack, concluse le scuole elementari, visse la strada frequentando ladri e contrabbandieri, facendo i mestieri più disparati per vivere. Durante la sua adolescenza passò da un lavoro all'altro senza troppe difficoltà: cacciatore di foche, corrispondente di guerra, avventuriero, venne coinvolto egli stesso nelle famose spedizioni in Canada alla ricerca del leggendario oro del Klondìke. Nonostante questo stile di vita malsano e poco raccomandabile, Jack London portava sempre con sè l'amore per la letteratura, divorando libri di ogni genere.
Fu durante le ricerche d'oro in Canada visse avventure e disavventure talmente tragiche e crudeli, che saranno fonti ispiratrici di molti suoi scritti.
Inizia a scrivere all'età di 22 anni riuscendo a pubblicare però solo una minima parte dei suoi numerosi scritti. Fra la fine del 1800 e il 1916 Jack ottiene finalmente successo, seppur con alti a bassi notevoli, come scrittore, giornalista e inviato speciale, e ben presto diventa uno tra i più prolifici, famosi e meglio retribuiti del suo tempo: in tutta la sua carriera letteraria scrisse oltre 50 volumi. Nonostante ciò lo spirito di Jack era però perennemente insoddisfatto e ne sono testimonianza i suoi continui problemi di alcool ed eccessi che gli contrassegneranno la vita.
Una stupenda trasfigurazione di quello che Jack London era, sia sul piano sociale che interiore, la fece lui stesso nell'indimenticabile "Martin Eden", storia di un giovane marinaio dall'animo ipersensibile che si scopre scrittore e una volta raggiunta la fama si autodistrugge, anche a causa delle netta percezione di essere comunque un "diverso" rispetto alla società fine e colta rappresentata dalla benestante ed educata borghesia.
Jack London scrisse romanzi di vario genere, da quelli avventurosi come "Il richiamo della foresta" (1903) a "Zanna Bianca" (1906), a quelli appunto autobiografici, fra cui si ricordano fra l'altro "In strada" (1901), il già citato "Martin Eden" (1909) e "John Barleycorn" (1913). Si è cimentato anche con la fantapolitica ("Il tallone di ferro") e ha scritto numerosi racconti, tra cui spiccano "Il silenzio bianco", e "Farsi un fuoco" (1910). Psicologico, filosofico e introspettivo è "Il vagabondo delle stelle" (The Star Rover oppure The Jacket), del 1915. Più volte si è dedicato al reportage (come quello, del 1904, sulla guerra russo-giapponese) e alla saggistica e trattatistica politica ("Il popolo dell'abisso", celebre inchiesta, condotta di prima mano, sulla povertà nell'East End di Londra).
Jack London è uno di quelli scrittori che cominci ad amare da ragazzo, grazie alla semplicità con cui ti comunica le sue storie, e smetti di leggerlo in tarda età, quando, furioso, butti via i suoi libri, non riuscendo a sopportare l’idea di aver già letto (anche più di una volta) tutto quello che ha scritto. Un autore di immenso talento, che ha insegnato agli scrittori del Novecento l’impianto naturalistico, la linearità della prosa, il perpetuo affidarsi a un istinto narrativo, incurante dell’ansia di sperimentazione. Per questo motivo gli scritti di Jack London hanno avuto, e continuano ad avere, una diffusione enorme, specie tra il pubblico popolare d'Europa e dell'ex-URSS.
Scrittore anti-accademico, un talento narrativo "naturale", meglio espresso nella dimensione ridotta dei racconti. Una narrativa caratterizzata da un grande ritmo, da intrecci avvincenti e originalità nella scelta dei paesaggi. Uno stile asciutto e giornalistico. Se non lo conoscevate, ve lo consigliamo caldamente.
Sulle cause della morte di Jack London aleggia ancora un sentimento d'incertezza: una delle ipotesi più accreditate è che, distrutto dal vizio dell'alcool, sia morto suicida il 22 novembre 1916 a Glen Ellen, in California.
La sua frase del giorno è:
"La vita viveva della vita. Vi erano quelli che divoravano e quelli che erano divorati."