Spazio d'autore: intervista a Davide Peccantini
By Edizioni ZEROTRE
Architettura e urbanistica
Spazio d’Autore: intervista a Davide Peccantini
Chi è Davide Peccantini?
Davide Peccantini ha 37 anni, è nato a Verona ed è da sempre un appassionato della storia dei luoghi che visita. Laureato sia in Giurisprudenza sia in Scienze Storiche e Forme della Memoria all’Università di Trento, nel 2014 ha fondato l’Associazione di Promozione Sociale Quartiere Attivo, con l’obiettivo di insegnare l’educazione civica attraverso la storia e la geografia del territorio veronese. Ora è Professore di Diritto ed Economia Politica presso la Scuola Secondaria di Secondo Grado “Seghetti” di Verona.
Lei è uno studioso che ha a cuore la ricostruzione storica dei quartieri di Verona, con particolare attenzione per quello di Borgo Milano. Da dove nasce il Suo interesse?
La passione per questa tematica l’ho sempre avuta: divoravo i libri di storia, approfondivo gli argomenti che studiavo e, una volta finita l’università, mi sono specializzato sul quartiere di Borgo Milano, luogo a cui tengo tanto proprio perché ci sono nato e cresciuto.
È di giugno 2022 l’ultima sua pubblicazione “IL FORTE CROCE BIANCA”: ci spiega esattamente di cosa si tratta e com’è strutturato il libro?
Questo libro, proprio come i precedenti volumi pubblicati nella collana “Quartiere Attivo”, vuole puntare l’attenzione su un’area specifica della città di Verona. Il libro inizia con un’introduzione sul contesto geo-morfologico del territorio della zona di San Massimo e della Croce Bianca, e spiega come gli austriaci abbiano studiato il territorio costruendo le fortificazioni del primo campo trincerato in un settore ben specifico. Attraverso lo studio delle mappe che ho trovato in alcuni archivi, si possono notare i vari requisiti e la funzione dell’omonimo forte, oggetto di questa ricerca, situato tra i due di San Zeno e San Massimo. Infine, il libro analizza i motivi e gli eventi che hanno portato allo smantellamento della struttura attraverso un accurato lavoro reso possibile grazie alle fonti reperite.
All’interno del suo libro si trova tantissima storia arricchita da foto d’archivio e documenti datati. Quanto è lungo il percorso che va da un’idea alla realizzazione di un libro come il Suo?
Sicuramente ci vuole del tempo: di per sé l’argomento non è semplice, bisogna capire a fondo come strutturarlo per far sì che sia chiaro. Bisogna andare a studiare la zona: ci si arma di pazienza e si osserva il luogo. La tempistica dipende da tanti fattori, in primis dalla raccolta dei documenti e delle fonti, sia scritte che orali, che permettono al ricercatore di poter ricostruire la storia di ogni parte della città.
Nell’appendice si susseguono le trascrizioni dei documenti reperiti in vari archivi storici che partono dal 1917 a firma di Vittorio Emanuele III.
Esatto: tutto il libro si basa sulla documentazione reperita nei vari archivi: di Stato, del Comune di Verona e di Vienna.
Una ricchissima ricerca storica e documentale: quanto tempo ha impiegato per la realizzazione di questo volume?
Per scrivere un libro bisogna partire da fonti attendibili già in esistenza; quindi, sono andato in Biblioteca Civica a Verona a vedere che cosa fosse già in pubblicazione. Poi, come ho anticipato prima, sono andato fino a Vienna, all’archivio dove sono conservati i progetti originari. Per quanto riguarda le fonti orali, è sufficiente rivolgersi agli anziani residenti che vivono nella zona di interesse e chiedere ulteriori dettagli. Molto spesso sono proprio loro che forniscono le curiosità di rilievo più interessanti. Per la ricerca, la lettura e l’interpretazione dei documenti ci sono voluti due mesi di tempo.
Perché leggere “IL FORTE CROCE BIANCA”?
Se una persona fosse appassionata del proprio quartiere e volesse scoprirne la storia o se fosse interessata al periodo del Risorgimento a Verona, questo libro potrebbe essere un ottimo spunto di riflessione per conoscere la città da un altro punto di vista, con la speranza che non vengano più commessi gli stessi errori del passato.
Adesso facciamo una carrellata anche degli altri volumi a Sua firma: partiamo da “BORGO MILANO: UN QUARTIERE, UNA STORIA” del 2018, passiamo a “IL RISORGIMENTO A SAN MICHELE”, pubblicato sempre nel 2018, a “BORGO MILANO NEL NOVECENTO” del 2019 e a “IL FORTINO DI BORGO MILANO” del 2020. Finiamo con “IL FORTE DI SAN MICHELE” del 2021. Tutti i Suoi libri sono stati pubblicati da Edizioni ZEROTRE: ci riassume la Sua esperienza con la casa editrice veronese?
La casa editrice si è sempre mostrata molto disponibile nella pubblicazione delle mie ricerche. Danno sempre indicazioni chiare e precise sull’invio del materiale raccolto e sono puntuali nella linea da seguire per la pubblicazione. Il primo libro Borgo Milano: un quartiere, una storia è uscito nel settembre 2018; vederlo pubblicato è stata un’emozione perché il primo libro per uno scrittore è il libro per eccellenza, quello che verrà ricordato per sempre. Successivamente, mi sono sempre più specializzato nella storia rinascimentale veronese e sono stati pubblicati anche gli altri volumi.
Come nascono e si sviluppano i Suoi progetti storici con Edizioni ZEROTRE, “dall’idea al libro cartaceo”?
L’idea di scrivere un libro è nata in modo del tutto naturale: ho iniziato scrivendo dei post sui social sulla storia dei quartieri e da lì, all’inizio del 2018, ho pensato di scrivere un libro.
Quanta storia da scoprire c’è a Verona e Provincia?
Verona è piena di storia, basti guardare il centro storico e tutti i documenti negli archivi della città che ci danno prova di tutte le trasformazioni avvenute al suo interno.
Ci racconta qualcosa in più su Lei, oltre a questa immensa passione per la storia dei quartieri?
Mi piace viaggiare e mi incuriosisce tutto ciò che riguarda la storia, l’architettura e i fatti avvenuti nei luoghi che visito. Oltre a questo, mi appassiona tanto l’insegnamento, stare in classe con i miei studenti e parlare di Diritto, una materia che mi affascina molto. Inoltre, amo le lunghe passeggiate: nel weekend, con le belle giornate, mi rilassa camminare all’aria aperta, in montagna o visitare nuove città.
Siamo ai saluti: Le lascio lo spazio per un invito alla lettura dei Suoi testi, in modo da farci appassionare alla storia dei quartieri delle nostre città.
Riassumo con una frase: se foste interessati a capire il susseguirsi degli eventi che si sono svolti in passato e che ci hanno portato a perdere porzioni importanti delle fortificazioni veronesi, questa lettura potrebbe fornirvi utili scorci.
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