Lā8 Marzo e le donne (alcune) che hanno fatto la storia
By Chiara Baroncini
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La temperatura è più mite, i raggi del sole emanano un piacevole tepore e per le strade si cominciano a intravedere i primi alberi di mimose in fiore: l’arrivo della primavera è ormai inconfondibile.
Prima dell’equinozio di primavera, che segnerà la fine definitiva dell’inverno, c’è un’altra data da ricordare: l’8 Marzo.

Il 16 dicembre 1977 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite propose a tutti i Paesi membri di designare una Giornata per i Diritti delle Donne e per la Pace Internazionale.
Molte nazioni scelsero l’8 Marzo e ancora oggi in questa data si celebra la Giornata Internazionale della Donna, anche conosciuta come “Festa della Donna”. L’obiettivo era di motivare a un momento di riflessione atto a ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, ma anche a sensibilizzare la popolazione riguardo le discriminazioni e le violenze di cui esse sono state – e sono ancora – oggetto.
È opinione comune che la celebrazione delle donne pongano le proprie radici nel 1908, quando le operaie di un’industria tessile newyorkese morirono in un incendio. Questo episodio fece particolare scalpore poiché si scoprì che le operaie non erano state in alcun modo tutelate e che, addirittura, i proprietari della fabbrica erano soliti chiuderle a chiave all’interno della struttura per evitare che rubassero o uscissero per prendersi qualche minuto di pausa.
Tuttavia, furono diversi i momenti che misero le basi per la rivendicazione dei diritti femminili, primo tra molti il 1945, anno in cui in Italia si ottenne il suffragio universale femminile.
Per celebrare adeguatamente l’8 Marzo, come non ricordare alcune grandi donne che “hanno fatto la storia”?
Rita Levi Montalcini, neurologa italiana, senatrice a vita e Premio Nobel per la medicina, fu la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.

Margherita Hack, la “Signora delle stelle”, astrofisica fiorentina, fu una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana contemporanea e fu la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia.

La francese Giovanna d’Arco, eroina per eccellenza, guidò le armate del proprio Paese e liberò la città di Orléans dall’assedio degli Inglesi. Per questo motivo, è anche conosciuta come la Pulzella d’Orléans.
Amelia Earhart fu la prima donna pilota che riuscì ad attraversare l’Atlantico in solitaria. Non solo, fu anche la prima persona ad aver sorvolato sia l’Atlantico sia il Pacifico.

Rosa Parks, anche lei americana come Amelia, fu invece un’attivista impegnata nella rivendicazione dei diritti civili. Nel 1955 rifiutò di cedere il posto su un autobus a un bianco: con questo gesto, diede origine al boicottaggio dei mezzi pubblici a Montgomery e rafforzò la lotta contro la discriminazione razziale.

Elisabetta I fu regina d’Inghilterra e d’Irlanda. Caparbia e determinata, è oggi considerata da molti la più grande regina che l’Inghilterra abbia mai avuto.
È dovere ricordare anche Anna Frank, ragazzina ebrea che, nonostante la giovane età, dimostrò coraggio e fede: il suo diario è per noi una testimonianza storica su quanto avvenne nei campi di concentramento nazisti.

La prima donna ad aver viaggiato nello spazio è la russa Valentina Tereskova, che aprì la strada alle donne in campo astronautico e sfatò molti pregiudizi di genere.

Come non citare in questo breve elenco Madre Teresa di Calcutta? L’aver dedicato la propria vita ai poveri e ai bisognosi e la sua instancabile attenzione verso il prossimo le valsero numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nobel per la Pace nel 1979.

Queste sono solo alcune tra le tante donne che hanno fatto la differenza nella società degli ultimi secoli. Molte di loro hanno contribuito con il loro sapere, sia medico-scientifico sia artistico, altre hanno dedicato la propria vita a combattere ingiustizie e oppressioni, ma tutte hanno partecipato alla stesura di pagine importanti della nostra storia.
Buona Festa della Donna a tutte!