Spazio d'Autore: intervista a Palmiro Noschese
By Edizioni ZEROTRE
Economia e management
Abbiamo intervistato Palmiro Noschese riguardo al suo primissimo libro I segreti dell'ospitalità - Come diventare un manager a 6 stelle, una vera e propria guida che con parole semplici e dirette, aiuterà i lettori a comprendere il mondo del lavoro. Il volume è diviso in due parti fondamentali. Nella prima viene raccontata la storia personale dell'autore, che si dimostra un uomo tenace e curioso, mentre nella seconda, più tecnica e manualistica, vengono affrontati temi cruciali come quelli legati al management, alla leadership, al marketing e all’innovazione.
Di cosa parla I segreti dell’ospitalità - Come diventare un manager a 6 stelle? Com’è strutturato?
Si tratta in primis di un manuale autobiografico basato sulla mia esperienza diretta nel mondo dell’hôtellerie, arricchito e accompagnato da spunti tecnici, concreti e illuminanti sulle tematiche più disparate quali change management, people development, planning e comunicazione fino alla valutazione bilanciata (balance scorecard).
Leggendo la sua biografia, emerge prepotente la sua grande forza di volontà nel raggiungere il successo. Quali sono state le tappe fondamentali nella sua vita e nella sua professione?
Premesso che ogni esperienza è importante, considero come pietre miliari – e formative a livello manageriale – gli anni trascorsi presso Jolly Hotels, Villa d'Este Hotels, Touring Club Italiano e, ovviamente, Melià Hotels International. Il lavoro mi ha tenuto spesso lontano da casa, ma molti dei traguardi professionali sono stati vissuti con mia moglie prima e con tutta la famiglia poi, oltre che con i miei genitori, i quali mi sostengono da sempre.
Nel volume sono ricorrenti le citazioni di personaggi che hanno scritto la storia dei rispettivi campi di appartenenza; li ritiene degli esempi, delle guide e veri e propri riferimenti da seguire?
Un detto zen recita: “Quando il tuo Maestro ti corregge, ringrazialo due volte: la prima perché ti sta tramandando il suo sapere, la seconda perché crede tu sia capace di apprenderlo”. Questo vale per tutti i maestri che ho conosciuto, compresi quelli che ho imparato a conoscere e quelli che oggi non sono più tra noi. Li ringrazio per avermi lasciato in eredità la loro saggezza: è stato un grande onore.
Nel testo c’è spazio per affrontare temi riguardanti il marketing orientato alle vendite, la gestione dello stress e le tecniche di finalizzazione dei contratti. Quanto sta cambiando l’approccio al cliente e quali sono gli argomenti vincenti per riuscire a convincere le persone tramite il canale telefonico?
Esperienze, “effetto Wow”, storytelling e storyboard sono i pilastri, ma sempre più i CRM sono l’evoluzione delle vendite, grazie alle politiche di investimento sulla digitalizzazione e, soprattutto, incentrate sull’ospite. Mi piace dire “human to human”!
Un gruppo di lavoro vincente e affiatato si costruisce a tavolino, con metodo e tecnica? O è solo fortuna?
Un gruppo vincente si costruisce con il tempo e con un'alchimia di esperienze, caratteri, capacità e tanta, tantissima dedizione. Lo spirito di gruppo non si sviluppa da una fiammata, ma da tante fiammelle che, insieme, brillano di più. Passione, tenacia, curiosità.
È giusto considerare il Suo libro una guida?
Fin dall’inizio l’intento del libro è stato quello di mettersi a disposizione di altri professionisti, dei millennial o, comunque, di tutti coloro che desiderassero trovare un giusto equilibrio tra la leadership convenzionale e quella più innovativa. Se può servire da guida, beh, ne sono solo felice!
A chi è rivolto il Suo testo, e chi e quanti potrebbero beneficiare della sua lettura?
Gli addetti ai lavori troveranno sicuramente molti spunti per affrontare tematiche professionali, ma non considero questo libro come di esclusivo interesse settoriale. In esso c'è tutta la mia esperienza, e anche la mia vita.
Il mondo del lavoro è in costante evoluzione: come immagina il futuro dell’economia post-Coronavirus?
Per mettere le basi del futuro, dobbiamo partire da quanto abbiamo messo in campo in questi ultimi mesi: lo spirito di adattamento, il sapersi reinventare per affrontare la crisi, l’energia per mantenere in vita le imprese. In riferimento alla cosiddetta “resilienza” di cui si parla tanto, posso affermare che anche noi siamo stati determinati nel portare avanti le nostre attività in un momento storico tanto complesso. Anche la classe manageriale è chiamata a cambiare, uscendo dall’ufficio e riprendendo forza sul campo, con la gente.
Nella prima parte del libro si racconta soprattutto di Lei: per il successo nella Sua professione, se dovesse stilare una classifica, in quali posizioni collocherebbe la fortuna, la caparbietà, la preparazione, il talento e l’intuizione?
La fortuna è un elemento importante, ma la metterei al quinto posto. Al quarto l’intuizione e poi, sul podio, ex-equo, caparbietà, preparazione e talento.
Più di trent’anni nel mondo del turismo e dell’hôtellerie di lusso. Come sono cambiati nel tempo questi settori?
L’evoluzione del settore turistico ha fatto passi da gigante nel corso della storia e, negli ultimi decenni, ha conosciuto trasformazioni inimmaginabili grazie alla tecnologia, tanto che qualcuno ha perfino pensato di rendere gli hotel dei gioielli futuristici o, addirittura, di robotizzare i servizi prettamente riservati al “capitale umano”. Tuttavia, la scienza non può sempre prevedere ogni variabile, e molti sono gli avvenimenti – di diversa natura – che hanno fermato o rallentato spostamenti e costretto viaggiatori e fornitori a riconsiderare il modo di fare turismo. Catastrofi naturali, vulcani in eruzione, atti terroristici e, più di recente, una pandemia hanno riportato coi piedi per terra il mondo intero.
Il Suo curriculum racconta di un manager di grande successo e affidabilità, sempre attento alle tendenze e alle novità, e di un uomo mosso da un grandissimo desiderio di conoscenza. Quanto è importante essere curiosi nel lavoro e nella vita?
La curiosità ci permette di non fermarci mai, di non accontentarci di ciò che sta in superficie, ma di cercare sempre oltre, fino in fondo. La curiosità, se canalizzata nella professione, porta sempre a fare tendenza, non a seguirla.
Oltre a essere un membro di Confindustria Alberghi, Federturismo, MPI ed EHMA, nel 2017 Lei è stato insignito del titolo di Maestro del Lavoro. Riesce a trovare il tempo per la Sua famiglia e per coltivare le Sue passioni? Quali sono i Suoi hobby?
Le onorificenze e i titoli professionali arricchiscono indubbiamente un curriculum, ma è la strada che ho percorso ad avermi fatto crescere, soprattutto dal punto di vista umano. La mia famiglia mi ha sempre appoggiato, e anche questo per me è un fattore fondamentale. Anche nel poco tempo libero che ho a disposizione, amo portare moglie e figli con me a visitare luoghi nuovi. I miei hobby principali sono la lettura, il sociale, la comunicazione e il paddle, di cui vorrei lanciare un torneo tra mondo turismo luxury.
Cosa possiamo dire di Palmiro Noschese come uomo lontano dal lavoro?
Difficile rispondere a questa domanda, comunque ci provo: Palmiro Noschese è una persona che ama la famiglia, gli amici ed essere sempre circondato da tante persone, anche colleghi e giovani, per imparare cose nuove. Inoltre, appena può, torna volentieri nei luoghi della sua giovinezza.
A un manager di successo come Lei è inevitabile strappare qualche consiglio sui lavori del futuro. Ci fa qualche esempio?
Più che di lavori del futuro, credo si debba parlare di evoluzione dei lavori del presente. Abbiamo già parlato dei grandi cambiamenti determinati dalla pandemia. Chi ha saputo adattarsi saprà fare tesoro dell'esperienza per creare nuove opportunità lavorative e nuove figure professionali; a esempio, lanciare una practice con YOURgroup e YourCEO (“Turismo fractional executive”).
Siamo ai saluti. Le lascio lo spazio per consigliare il Suo libro ai nostri lettori.
Molti si chiedono quale sia la sesta stella. La risposta è nel libro, e si tratta solo di una questione professionale. Vi ho incuriosito?
Ci lasciamo con una Sua massima da regalarci, utile per il lavoro, come anche per la vita di ogni giorno.
Il lusso è spazio e tempo, e ogni traguardo raggiunto non è che il punto di partenza verso un nuovo obiettivo.
Quanto ritiene importante il progetto editoriale affrontato con Edizioni ZEROTRE?
È la mia prima pubblicazione in campo editoriale, quindi per me molto importante. Spero sia stata un’esperienza soddisfacente anche per il team di ZEROTRE.
Si ritiene soddisfatto?
Il mondo dell’editoria, come quello del turismo, è fatto di persone normali, con una grande passione per il proprio lavoro. Il rapporto con una casa editrice dovrebbe essere di scambio e confronto, e così è stato anche nel mio caso. In ZEROTRE ho trovato un team competente e preparato, con il giusto apporto di professionalità e competenza!
Consiglierebbe Edizioni ZEROTRE ad altri autori? Perché?
Certo! Siccome adesso ho fatto esperienza, potrei anche fornire ai futuri autori dei suggerimenti per fare di più e meglio.
Il 25 Maggio non perderti la presentazione del libro di Palmiro Noschese all'Hotel St. Regis di Roma! Visita i suoi canali social per saperne di più!
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