Intervista a Elisa Spanevello
By Alvaro Canton
Arte
E03 : Ciao Elisa, ti abbiamo conosciuta in quanto autrice del nuovo libro biografico di Domenico Scolaro. Pensa a una frase che potrebbe definirti, quale sarebbe?
E. : “I nomi hanno un potere, come gli incantesimi… e le sembrò che l’avessero trasformata in una creatura tutta cenere e fatica”.
Può far sorridere questa citazione dal film Cenerentola, ma è un concetto molto profondo. Le parole hanno in sé una superficie e una poetica, e l’uso che se ne fa è per me un elemento molto importante.
E03 : Scrivi per lavoro o è solamente una passione?
E. : Più che per passione, scrivo per vocazione. È la mia strada che ha un cuore, come direbbe Carlos Castaneda ne “Gli insegnamenti di Don Juan”. Una strada in cui ti senti leggero, che non puoi fare a meno di percorrere. I miei studi universitari sono di stampo giuridico-sociale, ho conseguito a Padova una laurea in Diritti Umani, mentre già lavoravo ed ero mamma di due bellissimi bimbi. Un traguardo molto sudato! Questo tipo di formazione e la mia professione hanno poco a che fare con la scrittura, ma sono contenta di questo percorso in quanto mi hanno portato a una visione concreta e personale di ciò che mi succede attorno e avvicinato a grandi temi sociali e ambientali a me cari. Volutamente, non ho mai confuso il moto creativo con il lavoro: amo essere libera di scrivere e amo poter scegliere.
A mio avviso lo scrivere ha poco a che fare anche con il talento o la necessità di comunicare, per me è un fatto molto più viscerale, è un modo di stare al mondo.
E03 : Come hai scoperto questo tuo “moto creativo” e quando hai incontrato il mondo dell’arte?
E. : L’arte e gli ambienti creativi in generale mi hanno sempre accompagnato nel corso della vita. Sono cresciuta fra gli odori “del fare” del laboratorio di mio padre falegname e fra i colori dei tessuti della stanza di mia madre sarta. In casa prima di chiamare “fuori” si provava a riparare e inventare, perciò idee e progetti si respiravano nell’aria. Fin da piccola la scrittura è stata una compagnia preziosa, direi una necessità. Io scrivo ovunque, quando e dove mi capita e il mio consumo di carta è da denuncia ecologica! E fin da molto giovane mi è venuto naturale avvicinarmi alla lettura, alla poesia, alla letteratura e più tardi alla filosofia, alla saggistica, al teatro… Ho frequentato moltissimi corsi, seminari, gruppi di scrittura, lettura, teatro d’improvvisazione. È stata una formazione parallela: graduale e spontanea, mai imposta.
Per quanto riguarda l’arte… a 19 anni in quel di Londra cercavo un secondo lavoretto per mantenermi gli studi e capitai in un vecchio deposito di opere. C’era arte accatastata ovunque e un sacco di polvere. Nessuno voleva andarci, anche perché la paga era davvero misera. Ecco io lì ci stavo bene: creatura fra altre creature silenziose. Imparavo autori e titoli per poterle chiamare, perché i nomi sono importanti. Questa è una sensazione che ho spesso stando negli ambienti dell’arte. Sono una specie di habitat naturale in cui i quadri e le sculture diventano esseri viventi, ognuno con una propria personalità, una propria storia… io semplicemente talvolta li racconto.
E03 : Come hai incontrato Domenico Scolaro?
E. : Il nostro primo incontro risale al 2013 e fu quasi casuale. Curammo un progetto che aveva lo scopo di creare contaminazione fra il mondo dell’arte, il suo, e il mondo dell’imprenditoria, il mio. Insieme allestimmo una mostra in una nuova sede della mia associazione, che da lì a poco avremmo inaugurato, e una decina di vetrine di artigiani della zona che misero a disposizione degli spazi con l’idea di attirare l’attenzione. Mi trovai a sostituire un collega per un appuntamento e a scortare questo noto artista locale presso una delle aziende, senza ben sapere come avremmo dovuto gestire la giornata. Fu incredibile l’affinità naturale che si instaurò fin da subito, un’alleanza di tipo pratico di quelle che si vedono fra apprendista e maestro. L’impressione è che entrambi fossimo già preparati a collaborare. Quando poi iniziai a frequentare il suo studio, e lo vidi all’opera con la pittura e ancor più con la scultura, rimasi meravigliata. Quando poi iniziò a leggere i miei scritti, anche lui rimase meravigliato. Da lì la collaborazione divenne un’intesa e poi amicizia. Da allora abbiamo seguito assieme un gran numero di allestimenti, curato e presentato mostre e dato vita all’associazione culturale Miti & Mete.
E03 : Di cosa si occupa l'associazione culturale di cui fai parte e quali sono i prossimi eventi?
E. : Miti & Mete, di cui sono vicepresidente, nasce dalla passione e dall’impegno di un gruppo affiatato di persone che già da diversi anni opera negli ambienti dell’arte e della cultura a vari livelli. Promuovere senza scopo di lucro vuol dire, per me, condividere esperienze di valore nell’ambiente, mantenendo e creando nel tempo e nello spazio relazioni sane, nutrendo la bellezza creativa propria di ognuno. La missione associativa è costantemente tesa ad avvicinare con semplicità e naturalezza un pubblico appassionato al nostro patrimonio culturale, affinché possa essere strumento di riflessione e collocazione valoriale di oggi e di domani. I contenuti vengono divulgati con iniziative quali convegni, conferenze, mostre, giornate di studio, rassegne, spettacoli e creando connessioni grazie anche alle nuove tecnologie di rete e multimediali. L’ultimo evento promosso, appena chiuso, è stato la mostra d’arte contemporanea di Miti & Mete dal titolo Sospensioni, dedicata alle installazioni. In Villa da Porto a Montorso abbiamo avuto circa 2.000 visite, un enorme successo di pubblico e di critica. Il 2019 ci vedrà impegnati per la prima parte dell’anno in diversi incontri con l’amico storico dell’arte Antonio Carradore, con i suoi racconti sui grandi maestri. Poi abbiamo in cantiere la sesta edizione di Miti & Mete, un laboratorio di arte e scrittura spontanea, serate di letture a tema abbinate ad esposizioni di quadri e chissà cos’altro ci verrà in mente...
E03 : Di cosa parla il libro e a chi lo consiglieresti?
E. : Il libro/catalogo racconta di un viaggio lungo 49+1 anni ed è carico di esperienze ed emozioni. Domenico Scolaro ha attraversato l’arte nella sua interezza cercandone la compagnia fin da giovanissimo. In essa e con essa, ogni creazione trova una sua dignità e un suo senso, sprigionando messaggi direi condivisibili da tutti. Le sue vicende personali, l’impegno sociale maturato nel volontariato e i suoi interessi culturali si intrecciano con la necessaria laboriosità di produrre arte. L’idea è stata proprio quella di fondere e confondere l’IO uomo con l’IO artista, raccontarne le emozioni e le frustrazioni, le compagnie e le solitudini. Cose della vita che appartengono a tutti, che se meditate fanno crescere.
Credo che chiunque potrebbe rivedersi in questo profilo, perciò lo consiglio ad un pubblico molto ampio e non solo agli appassionati d’arte. È una bella storia, con un protagonista artista che ha saputo stare al passo coi tempi... E le belle storie fanno sempre bene: vanno raccontate e lette!
E03 : Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
E. : In generale, seguire la mia strada che ha un cuore, continuando a scrivere e stare negli ambienti che amo.
L’intenzione è di uscire nel 2019 con una mia raccolta personale di brevi racconti poetici.
È una format che sento molto affine al mio stile di scrittura e peraltro pare essere molto apprezzato. Ho molto materiale da riordinare, nuove idee da sviluppare e verrà presto il momento di rivolgermi ancora a Edizioni03.
Nella testa c’è anche l’intenzione di aprire un blog e mettere a disposizione tutti quei racconti e contenuti legati a opere d’arte contemporanee che ho scritto negli anni, ma non solo...
E poi sarò impegnata con i progetti di Miti & Mete, un contesto che considero professionale e protetto, dinamico e aperto ad accogliere il mio estro.
E03 : Se qualcuno dei nostri lettori fosse interessato alla tua attività, come possono entrare in contatto con te? Hai una pagina social dove possiamo seguirti?
Al momento, se qualcuno volesse approfondire o mettersi in contatto, consiglio di visitare la pagina facebook Miti&Mete e passare per il tramite dell’associazione. Può scrivere una mail all’indirizzo presidente@mitimete.com o contattarmi via messenger tramite la mia pagina facebook personale.
Qui di seguito l'intervista all’autrice/curatrice in occasione della mostra d’arte contemporanea che si è svolta all'interno di Villa da Porto di Montorso Vicentino il 2 Settembre scorso:
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Il suo libro su Edizioni03:
https://www.edizioni03.com/Elisaspanevello/Domenicoscolaro49+1anni-in-viaggio-con-l-arte