Il 13 Novembre nasceva Robert Louis Stevenson
By Alvaro Canton
Letteratura: storia e critica
Robert Louis Balfour Stevenson nasce ad Edimburgo il 13 novembre del 1850. Nasce con problemi di salute ai polmoni ereditati dal nonno e dalla madre che lo portarono ad essere un assiduo viaggiatore e perennemente magro.
Dopo aver trascorso la giovinezza in ribellione con il puritanesimo del suo ambiente borghese e in polemica con il padre, diventa avvocato ma senza mai esercitare la professione.
Stevenson inizia a scrivere nel 1971 per vari periodici racconti, saggi e poesie. Pubblica libri di vario genere, tra cui Un viaggio nell'entroterra (An inland voyage, 1878) e Viaggio con asino nelle Cevenne (Travel with a donkey in the Cevennes, 1879), la raccolta di articoli filosofici e letterari A ragazze e ragazzi (Virginibus puerisque, 1881). Raccolta di racconti sono Le nuove notti arabe (The new arabian nights, 1882).
Durante uno dei suoi viaggi conosce Fanny Osbourne, un'americana divorziata, madre di due figli e di dieci anni più grande di lui, che diventerà sua moglie nel giro di un pochi anni. Grazie alla moglie Stevenson raggiunge una stabilità psicoemotiva che lo porta a dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Non passa molto tempo infatti che Stevenson ha l'opportunità di pubblicare i suoi primi racconti.
La notorietà inaspettata giunge con "L'isola del tesoro" (Treasure island, 1883), ancora oggi il suo libro più popolare. Stevenson, grazie al suo libro, ha dato vita ad un vero e proprio rinnovo della tradizione del romanzo d'avventura. È considerato oggi uno dei maggiori esponenti di quel complesso movimento letterario che reagì al naturalismo e al positivismo. L'originalità della sua narrativa è data dall'equilibrio tra fantasia e stile chiaro, preciso e nervoso.
Nel 1886 viene pubblicato "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" (The strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde). Anche questo titolo contribuisce a imprimere il nome di Robert Louis Stevenson nella storia della grande narrativa mondiale del XVIII secolo. La narrazione di un caso di sdoppiamento di personalità assume un potente valore allegorico, illuminando le forze del bene e del male presenti nella natura umana. Il racconto è famosissimo, oggetto di un numero considerevole di adattamenti riprese e sviluppi cinematografici.
Nello stesso anno Stevenson pubblica "Il ragazzo rapito" (Kid napped), a cui l'autore darà un seguito nel 1893 con "Catriona" (1893).
Del 1888 è "La freccia nera" (The black arrow). Ne "Il signore di Ballantrae" (The master of Ballantrae, 1889) il tema della fatale attrazione del male è magistralmente rappresentato nella storia dell'odio tra due fratelli scozzesi.
Raggiunge un discreto benessere economico, tuttavia la salute cagionevole e l'attrazione per l'avventura lo spingono a lasciare definitivamente l'Europa alla ricerca di un clima più mite. Nel 1888 dopo una breve sosta a New York, riparte per l'Ovest e poi, insieme alla famiglia, alla volta del Pacifico meridionale. Si stabilisce nelle isole Samoa a partire dal 1891. Qui trascorrerà una vita tranquilla, lavorando fino al giorno della sua morte, circondato dall'amore e dal rispetto degli indigeni che in più occasioni avrà modo di difendere dalle prepotenze dei bianchi.
Durante il suo periodo polinesiano scrive i racconti "I divertimenti delle notti dell'isola" (The island nights' entertainments, 1893) e "Nei mari del Sud" (In the South seas, 1896). Sono stati pubblicati due romanzi incompiuti dopo la sua morte: "Weir di Hermiston" (Weir of Hermiston, 1896) uno dei suoi lavori più pregevoli, e "Saint Yves" (1898).
Artista estremamente versatile, nella sua carriera Stevenson affrontò i generi letterari più diversi, dalla poesia ad una sorta di romanzo poliziesco, dal romanzo storico al racconto esotico. Il nucleo della sua opera è morale. Sfruttando la libertà narrativa consentita dal racconto fantastico e dal romanzo d'avventura, Stevenson esprime con una forma mitico-simbolica molto suggestiva idee, problemi e conflitti, proiettando i personaggi, come il lettore, nelle circostanze più insolite e inattese.
La migliore produzione di Stevenson, almeno dal punto di vista stilistico, non risiede tanto nei romanzi, nei racconti o nelle liriche, quanto nei saggi, moraleggianti e spontanei, alla maniera dello "spectator", e soprattutto nelle meravigliose raccolte d'impressioni che accompagnarono le sue peregrinazioni per il mondo, specialmente nelle isole del Pacifico.
Infine, nonostante Stevenson avesse vissuto nella seconda metà del XIX secolo, col suo entusiasmo per il mondo che ci circonda e col suo stupore e il suo incanto di fronte alla forza e all'intensità di una natura selvaggia e non guastata dalla civiltà, lo si associa di più all'ardore del primo romanticismo, ugualmente lontano dall'ipocrisia vittoriana e dagli eccessi del realismo.
Muore per una probabile emorragia cerebrale il 3 dicembre del 1894, mentre stava scrivendo un tragico racconto sulla frontiera scozzese, Weir of Hermiston (che verrà pubblicato nel 1896). Viene sepolto sul monte Vaea, nelle isole Samoa, dove gli viene eretto un monumento funebre.
La sua frase del giorno è:
"Essere ciò che siamo, diventare ciò che siamo capaci di diventare, questo è il solo fine della vita."