Intervista a Giorgio Levi
By Alvaro Canton
Arte
Intervista a Giorgio Levi
Edizioni03: Ciao Giorgio, ti puoi presentare in poche parole?
Giorgio: Io sono un vecchio signore (75 anni), docente e ricercatore in informatica all’Università di Pisa, fino a 7 anni fa. Sono stato uno dei fondatori della prestigiosa scuola pisana, ho svolto ricerca di qualità a livello internazionale ed allevato numerosi ricercatori che ora occupano posizioni accademiche di rilievo in vari atenei italiani e stranieri. Sono stato Direttore di Dipartimento e insignito dell’Ordine del Cherubino.
Edizioni03: Com'è nata la tua passione per la ceramica?
Giorgio: Sono sempre stato un appassionato collezionista di antiquariato, in particolare di oggetti del primo novecento. Ho, per esempio, una bella collezione di mobili, oggetti in metallo, grafica, ceramica e vetro della Secessione Viennese. Più di tutto, mi hanno sempre interessato il vetro e la ceramica italiani. Ho iniziato a collezionare rare ceramiche aerografate (di Galvani, di Rometti, di B.M.C. e Carraresi e Lucchesi, di F.A.C.I.). Attualmente colleziono soprattutto ceramiche vietresi del “periodo tedesco”. Ho iniziato la trasformazione da collezionista a studioso, quasi per caso, riuscendo ad attribuire a due manifatture dell’area pisana (Ezio Nesti e Bini & Carmignani) moltissime ceramiche a fasce sfumate e disegni graffiti, che, per decenni, sono state erroneamente attribuite alla Rometti (sul mercato, nelle aste, nelle mostre). Ho studiato ed ho poi fatto ricerche su varie manifatture e ceramisti, ricerche i cui risultati sono stati pubblicati. Ho anche curato tre mostre, su Ezio Nesti, Carraresi & Lucchesi e B.M.C., e sugli epigoni di Rometti.
Edizioni03: Alle spalle hai molti anni di ricerche e già diverse pubblicazioni sull'argomento. Com'è nata l'idea di realizzare una raccolta di volumi sulle arti decorative del Novecento e qual è l'obiettivo che vuoi raggiungere?
Giorgio: Sono stato coinvolto nel tentativo di fare rinascere una prestigiosa rivista, Forme Moderne, pubblicata alcuni anni fa. Il tentativo non è andato a buon fine, ma avevo raccolto una serie di contributi interessanti, che abbiamo deciso di pubblicare sotto forma di volumi. I due volumi hanno avuto una ottima accoglienza. Ho così deciso di trasformare la serie in una vera e propria rivista, con cadenza di pubblicazione semestrale. Stiamo lavorando sul terzo numero, che dovrebbe andare in stampa entro ottobre. Le aree coperte dalla rivista si stanno già allargando a tutto il campo delle arti decorative ed in particolare modo al design. Il nostro obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento per collezionisti, storici dell’arte, antiquari e semplici appassionati.
Edizioni03: I primi due volumi della raccolta sono stati ideati e scritti da te insieme ad altri tuoi colleghi: Antonella Rossi Colavini, Giovanni Erbacci, Lorenzo Fiorucci e Vincenzo Sogaro. Come li hai conosciuti e qual è stato il loro contributo alla realizzazione dell'opera?
Giorgio: Ho conosciuto i quattro colleghi nel gruppo FaceBook Ceramica. Erano tutti autori di un articolo e si sono generosamente fatti carico dell’attività di valutazione dei contributi e di una loro omogeneizzazione dal punto di vista stilistico.
Edizioni03: Due volumi di storia dell'arte della ceramica. Guardando al presente, esiste un luogo in Italia dove si produce ancora ceramica artistica a quei livelli?
Giorgio: Dei grandi centri della Ceramica Italiana è purtroppo sopravvissuto ben poco. Restano i ceramisti artisti (molti ed alcuni molto bravi), ma è scomparsa la produzione di tipo industriale seriale, quella che ha fatto grandi le manifatture del nord e del centro (Lenci, SCI di Laveno, Richard-Ginori di Milano e Doccia, Galvani). Al nord restano alcune piccole manifatture di Albisola e di Faenza (per esempio la Bottega Gatti). A queste vanno aggiunte le faenzere di Vietri.
Edizioni03: A chi e perché consiglieresti i tuoi volumi?
Giorgio: A tutti coloro che si interessano di arti decorative. Non esiste in questo momento una rivista con questo taglio e con un Consiglio Scientifico così qualificato.
Edizioni03: I volumi che troviamo in vendita hanno subìto un restyling dall'editore. Come hai conosciuto Edizioni03 e come ti sei trovato?
Giorgio: Sono entrato in contatto con la Edizioni03, attraverso Alvaro Canton che mi ha aiutato a pubblicare il mio importante libro su Anzengruber ed il catalogo della mostra sugli Epigoni di Rometti, che sono ora anche nel listino. Naturale che mi rivolgessi a questa casa editrice per la rivista. Il restyling ha messo a punto una nuova impostazione grafica che verrà utilizzata nella rivista.
Edizioni03: Che piani hai per il futuro? Hai qualcosa da segnalarci? Attività, eventi?
Giorgio: Sto attualmente pubblicando un nuovo libro mio sull’influenza della Secessione Viennese sulla ceramica italiana. Ma mi occupo soprattutto della rivista, per la quale sto cercando, con qualche difficoltà, delle sponsorizzazioni.
Edizioni03: Per chi volesse discutere con te sul tema, a quale gruppo, social o blog lo inviteresti ad iscriversi?
Giorgio: Ho fondato vari anni fa il gruppo Ceramica su Facebook, gruppo che ha moltissimi iscritti attivi ed un notevole successo. La rivista ha anch’essa un suo sito https://www.cad900.it, dove ci si può iscrivere alla Newsletter, sottoscrivere abbonamenti, acquistare i numeri già usciti. Il sito è utilizzato anche nella fase di gestione editoriale: sottomissione, double-blind review, interazioni con il grafico.
Edizioni03: Grazie Giorgio!
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I suoi volumi su Edizioni03:
Ceramica ed arti decorative del Novecento - Vol. I
Ceramica ed arti decorative del Novecento - Vol. II