Artifices e Leonardo da Vinci
By Edizioni ZEROTRE
Il 15 aprile 1452 nasceva Leonardo.
Potremmo fermarci qui, perché tale nome incarna uno dei protagonisti assoluti dell’arte e non può che rievocare l’idea stessa del genio e, al contempo, dell’“uomo universale”.
Pittore, inventore, filosofo, scienziato, anatomista, scenografo, musicista, ingegnere, uomo di straordinario talento e indescrivibili capacità in innumerevoli ambiti e discipline, è a lui che anche ARTIFICES, intestataria del marchio Edizioni ZEROTRE, deve il proprio nome e logo.

- La Grande ala meccanica: progettata in virtù della maturata convinzione che anche l’uomo, grazie al sostegno e alla spinta dell’aria e delle correnti, potesse essere in grado di volare.
Tale convinzione lo spinse a compiere degli studi, dal 1480 in poi, sul volo degli uccelli. Possediamo numerosi disegni di "ornitotteri", ovvero strumenti meccanici progettati per riprodurre e simulare il movimento degli uccelli e per riutilizzarne i principi fisici per spiccare il volo. Pur non riuscendo a raggiungere fisicamente l'obiettivo, con le sue idee e la sua visione Leonardo riuscì a “volare” molto più in alto dei suoi contemporanei.
“Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare”. – Codice Trivulziano
- Il quadrato: figura perfetta simbolo della terra e dell’umanità insieme a quella divina e perfetta del cerchio.
Ne è l’esempio il celeberrimo Uomo vitruviano, disegno conservato nel Gabinetto dei disegni e delle stampe delle gallerie dell’Accademia di Venezia, in cui è possibile ammirare lo studio di Leonardo sulle proporzioni dell’uomo. Come nel passato fu modello rappresentativo del più alto segno di armonia divina, “colta e condivisa dall’arte suprema del saper vedere”, oggi, come ben tutti sanno, è presente sulla moneta italiana da 1 euro, come a simboleggiare, con chiaro richiamo al Rinascimento, la centralità dell’uomo – quell’uomo che è misura di tutte le cose.

- L’artifice: colui che “bisogna che sia molto esperto nell’arte sua e che intenda benissimo le cose, che al fabricare s’appartengono…”. – Dello specchio di scienza universale. Dell'eccellente dottore e Cavalier M. Leonardo Fioravanti Bolognese, libri tre, Leonardo Fioravanti, 1583.
Il lavoro di Leonardo, sia in vita che dopo la scomparsa, venne ammirato, studiato, copiato, emulato e tramandato. In particolare, importanti furono le opere dei Leonardeschi, allievi del Maestro vinciano impegnati perlopiù a diffondere la sua genialità e la sua arte nella prima metà del Cinquecento. Nel corso dello stesso secolo (ma anche oltre) ogni artista dovette fare i conti con l’eredità lasciata da Leonardo, tanto è vero che Giorgio Vasari lo ritenne, assieme a Michelangelo e Raffaello, fondatore della “Maniera moderna” – quella che poi si evolse nel Manierismo. Di seguito è possibile ammirare la Pala dei tre Arcangeli di Marco d'Oggiono (a sinistra) e la Conversione di San Paolo del Parmigianino.

- La scritta, da destra a sinistra: per ricalcare il suo insolito, unico e oggi assolutamente riconoscibile, modo di comunicare per iscritto.
Sulla vera motivazione di tale scelta comunicativa non si è mai fatta (e forse non si farà mai) una definitiva chiarezza. Molte sono le possibili e probabili cause: abitudine di scrivere con la mano sinistra a seguito di un incidente alla mano destra; mancinismo che, parrebbe, fosse presente sin dalla sua tenera età e che il nonno cercò di “correggere”; dislessia, motivo per la quale gli era più facile scrivere da destra a sinistra; desiderio di criptare il proprio messaggio e nasconderlo da chi avesse voluto sottrargli i progetti delle invenzioni, disegni e scritti. Resta indubbio un fatto: quando ci si imbatte in una scrittura speculare, non possiamo che pensare al Maestro di Vinci.

Proprio come Leonardo, con il suo genio, era al servizio dei grandi signori e re, così, con le nostre competenze, noi – ARTIFICES e tutto lo staff di Edizioni ZEROTRE – siamo al servizio dei nostri autori. Svolgiamo il nostro lavoro con professionalità, ma senza vincolare ciò che i nostri autori vogliono comunicare; al contrario, facciamo il possibile per rendere il loro messaggio più chiaro e per presentare un prodotto finale tecnicamente perfetto sia nella forma linguistica, sia nelle tecniche di stampa e confezione, di altissima qualità perché realizzate in modo artigianale, a mano, una copia alla volta.
Ecco quindi chi siamo: artigiani ma anche maestri del libro e della carta stampata, zelanti nel nostro lavoro, umani e concreti nel rapporto con i nostri autori e, al contempo, desiderosi di spiccare il volo con loro.
È così, dunque, che desideriamo ricordare l’Artifice in questi giorni:
al suo genio dobbiamo il nome;
alla sua originalità dobbiamo l’ispirazione della nostra attività.
Grazie, Leonardo!