Spazio d'Autrice: intervista a Willia Venturini
By Edizioni ZEROTRE
Narrativa italiana
Spazio d'Autrice: intervista a Willia Venturini
Benvenuta Willia Venturini, ho avuto il piacere di leggere il tuo libro Il profumo della vita pubblicato da Edizioni ZEROTRE. La lettura mi ha travolto e, inevitabilmente, l’ho divorato. Ora, dobbiamo trasmettere agli ascoltatori la bellezza del tuo libro. Partiamo dalla copertina, che ci fornisce molti indizi: in alto ci sono dei fiori e sulla parte inferiore tre monumenti importanti. Perché la scelta di questi elementi sulla copertina?
Ho scelto questi elementi perché sono dei punti fondamentali nella vita della protagonista, o meglio, dei protagonisti: il profumo del gelsomino serve per rievocare dei ricordi, i monumenti sono il simbolo delle tre città in cui la storia si dipana.
La narrazione alterna fasi di ritmo concitato a brevi fasi di calma che, in alcuni momenti, anziché fornire un attimo di respiro, aumentano nel lettore la sensazione di pericolo imminente. Quando ho terminato la lettura mi sono chiesta: “Ma è un romanzo o un thriller?”. Il romanticismo è parte essenziale della trama, ma il tutto è condito con suspense e sorpresa. Lo possiamo definire un “romantic thriller”?
Assolutamente sì! Ho sempre amato la suspense: ho iniziato la mia vita di lettrice con Agatha Christie e Ken Follett, ma il mio cuore ha una vena romantica indissolubile per cui ho trovato un ottimo connubio.
Willia, tu ti diverti a far sì che il lettore non molli il tuo libro? Ero arrivata a pagina 87, alla fine del capitolo 14 e gli occhi chiedevano riposo, ma ho visto che il capitolo successivo era lungo solo una pagina e quindi l’ho letto. Non l’avessi mai fatto: ne ho lette altre 30. Ci riporteresti l’inizio di pagina 89 per far capire ai lettori perché affermo che il libro è ricco di suspense?
“Con dolcezza Pierre le mise un braccio intorno alla vita e la fece girare verso di sé.
«Vicky, abbiamo avuto modo di conoscerci bene in queste ultime settimane e devo confessarti che mi piaci ogni giorno di più. Le mie intenzioni sarebbero serie, ma vorrei capire quello che provi tu...».
Vicky aveva sempre temuto quel momento, che sapeva sarebbe arrivato prima o poi, e teneva gli occhi bassi.
Aveva già deciso che non avrebbe mai parlato a nessuno di Matthew e del loro amore, nel rispetto della sua memoria e anche per non far sentire una seconda scelta chi, forse, sarebbe venuto dopo, ma non sapeva come gestire la situazione.
«Ecco… Non posso negare che anche tu mi piaccia. Ma sinceramente potresti puntare molto più in alto, vista la tua posizione. Io non sono proprio adatta a questo stile di vita…».
Pierre non le lasciò finire la frase, le prese il viso a coppa tra le mani e iniziò a baciarla.
Vicky fu presa alla sprovvista, non aveva più baciato nessuno dopo Matthew e le sembrava di tradirlo, ma l’insistenza di Pierre la fece cedere accogliendo la sua passione.
«Vicky, ti desidero così tanto…», disse in un sussurro affondando una mano nella sua massa di capelli. «Mi vuoi sposare?»”.
Il prologo è geniale: subito ci immergi in situazioni particolari utilizzando la linea del tempo; poi parti dall’anno 1982 in Italia e subito dopo ci porti in Provenza nel 2009; terminato il prologo, ambienti la prima parte in Italia nel 2001. Perché questa scelta di cambio di rotta nelle prime pagine che, ripeto, hanno un impatto molto gradevole?
Hai ragione, è un libro insolito perché ha due prologhi anziché uno, ma non avrei avuto altre possibilità: era necessario collocare e mettere in evidenza quei momenti per determinarne l’impatto sul lettore in quanto fondamentali nella vita della protagonista perché ne stabiliscono le scelte future nel bene e nel male.
Per mettere in evidenza l’ironia dell’autrice, riporto una piccola parte di pagina 16 in cui Sabrina, la migliore amica della protagonista, prende in giro i propri nonni. Utilizzi anche tu il principio inversamente proporzionale sul coprifuoco dei tuoi figli? Più i loro anni aumentano, meno ore hanno a disposizione per stare fuori casa?
“Due giorni dopo Vicky appoggiava la valigia sul letto della camera degli ospiti dei nonni di Sabrina sul lago di Garda, mentre con lo sguardo constatava che non era cambiato nulla dall’ultima volta che ci era stata. Con un largo sorriso guardò Sabrina mentre le indicava tutte le possibili vie di fuga per poter uscire di nascosto la sera.
«Non credo che ne avremo bisogno», disse Vicky. «I tuoi nonni non mi sembrano dei despoti!».
Sabrina la fissò cercando di mantenere una parvenza di serietà nei suoi vivaci occhi verdi.
«Parlando in gergo matematico, vista la tua naturale inclinazione per i numeri, posso assolutamente affermare che i miei nonni stiano applicando il principio ‘inversamente proporzionale’ sul nostro coprifuoco, cioè più i nostri anni aumentano, meno ore abbiamo a disposizione per stare fuori!»”.
Anche a me piacerebbe poterlo mettere in pratica, ma non è così semplice. Sicuramente, avendo figli anche tu, saprai che spesso è una sfida. La cosa fondamentale, secondo me, è proprio il rapporto che si instaura con loro: un rapporto di fiducia e tanto tanto ascolto, dialogo e un compromesso amorevole nel rispetto di entrambi.
Vicky, la protagonista, ha una grande mentore: la nonna Angela. La possiamo definire anche “grillo parlante”? È un personaggio forte e al tempo stesso divertente. Ci vuoi raccontare di lei?
Angela, la mia cara Angela! Non mi basterebbe una vita per raccontare di lei, infatti, l’ho inserita tra i personaggi del romanzo per far conoscere almeno alcuni aspetti del suo carattere, perché la nonna della protagonista è anche la mia nonna materna. Lei ha vissuto la Seconda guerra mondiale, era un soprano, cantava opere liriche in radio e faceva duetti con mio nonno che suonava il violino ed era baritono. Era stenografa, ricamatrice (ricamava a mano col filo d’oro fregi sulle giacche delle forze dell’ordine), calzolaia e tanto altro. Oltre alla straordinaria cultura, aveva uno spirito allegro e ironico che non ho mai visto in nessun’altra persona. Sapeva trovare sempre il lato bello della vita anche quando la malattia l’ha messa a dura prova ed è quello che ha trasmesso a me. Angela, unica e insostituibile parte del mio cuore!
Per marcare la scrittura di Willia, che non lascia mai il lettore tranquillo, vi riporterò un pezzo di pagina 71, dove la nonna dà uno schiaffo alla nipote. Quando io ho letto questa parte sono sobbalzata sul divano perché non me lo aspettavo, mi ha presa in contropiede. Qui sotto cito un’altra porzione di testo che spiega il gesto d’amore della nonna.
“La settimana successiva arrivarono in aereo nonna Angela e Sabrina, che presero alloggio in una pensione vicino al college. Giuliette non aveva detto nulla alla sua compagna, sperando di farle una piacevole sorpresa, ma quando Vicky si vide entrare dalla porta le donne a lei più care, scoppiò a piangere disperata. Angela le si parò davanti e senza tante cerimonie le diede uno schiaffo sul viso: «Adesso la devi smettere! Questa non è la Vicky che conosco io! Quello che è successo è una tragedia che ha colpito il mondo intero! L’America ha dichiarato guerra al terrorismo e chissà cosa starà passando quel povero ragazzo. Sicuramente è stato messo davanti a delle scelte difficili e di certo non vorrebbe vederti ridotta così. Devi reagire! Anche tu hai i tuoi obiettivi e devi continuare a perseguirli!». Così dicendo la fece alzare, la portò in bagno e aprì l’acqua della doccia”.
Una curiosità: mi ha colpito la data della prima edizione, il 10 aprile 2019. Generalmente, si scrive l’anno e il mese, ma difficilmente il giorno. C’è un motivo particolare dietro a questa scelta?
Ho volutamente fatto inserire la data perché certe “coincidenze”, che in questo caso io chiamo “carezze di Dio”, non possono passare inosservate. Non potevo sapere quando sarebbe stata stampata la primissima copia, ma quando la casa editrice mi ha chiamato per avvisarmi della messa in stampa, ho pianto: il 10 aprile è il compleanno di mia nonna. Non credo servano altre parole.
Prima di salutarci, vorrei annunciare ai lettori una grande novità: presto uscirà il tuo secondo libro sempre con Edizioni ZEROTRE! Ci anticiperesti qualcosa della trama? Sarà una continuazione della storia di Vicky o avremo modo di conoscere nuovi protagonisti?
Sì, è vero, stiamo lavorando al secondo libro! Senza anticipare troppo, posso dirvi che Vicky non sarà più la protagonista della storia, ma ci saranno nuovi personaggi altrettanto interessanti da scoprire.
La casa editrice non vede l’ora che i lettori possano avere tra le mani il secondo libro! Anche quest’ultimo sarà pieno di suspense e sorprese come il primo?
Come vi dicevo prima, non posso anticipare troppo... Però sì, anche il secondo sarà un romantic thriller; quindi, rimarrete con il fiato sospeso fino all’ultima pagina!
Willia, siamo arrivati alla conclusione: saluteresti i nostri lettori leggendoci la breve dedica presente ne Il profumo della vita che rappresenta il cuore del tuo libro?
"Dedicato a chi non smette mai di sperare e riesce sempre a trovare il lato positivo nella vita".
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