Il 16 Agosto ricordiamo: Charles Bukowski
By Alvaro Canton
Letteratura: storia e critica
Charles Bukowski nasce in Germania il 16 Agosto del 1920 ma a soli tre anni si trasferisce a Los Angeles, negli Stati Uniti. Costretto dai genitori ad un'infanzia in un isolamento quasi totale, sviluppa uno spirito ribelle e una fragile, confusa vocazione alla scrittura. A sei anni è già un bambino dal carattere ben formato: schivo e impaurito, escluso dai bambini che giocano a baseball sotto casa sua, deriso per il suo leggero accento tedesco, manifesta difficoltà di inserimento. A tredici anni conosce l'alcol e inizia a frequentare una banda di teppisti. A diciotto anni Charles Bukowski si diploma alla ‘L.A. High School’ e due anni dopo abbandona la casa paterna. Inizia così a vagabondare in compagnia dell’alcol mantenendosi svolgendo lavori saltuari. Bukowski va a New Orleans, a San Francisco, a St. Louis, soggiorna in una pensione-bordello di criminali filippini. Fa il lavapiatti, il posteggiatore, il facchino, dorme sulle panchine dei parchi pubblici e finisce perfino in galera, continuando a scrivere.
I suoi racconti e le sue poesie trovano spazio su giornali come ‘Story’ ma soprattutto sulle pagine delle riviste underground. Ciò che lo induce a scrivere è la rabbia verso la vita, l’amarezza perenne del giusto di fronte ai torti e all’insensibilità degli altri uomini. Le storie di Charles Bukowski sono impregnate di autobiografismo quasi ossessivo. I temi che tratta sono il sesso, l’alcol, le corse dei cavalli, lo squallore delle vite marginali e l’ipocrisia del ‘sogno americano’, variati di volta in volta grazie a una scrittura veloce, semplice ma feroce e corrosiva. Trova lavoro al Postal Office di Los Angeles e inaugura una burrascosa relazione con Jane Baker (considerata il più grande amore della sua vita). Tra gli anni ’50 e ’60 Charles continua a pubblicare semiclandestinamente, soffocato dalla monotonia della vita d’ufficio e minato da eccessi di ogni genere. Nel 1957 decise di sposare una poetessa (direttrice della rivista 'Harlequin') di una città della provincia texana, Barbara Frye, senza averla mai vista, ma divorziarono due anni dopo. Nel 1964 diventa padre di Marina, nata dalla fugace unione con Frances Smith, giovane poetessa.
Nel 1969 accettò un'offerta dall'editore della Black Sparrow, lasciando il lavoro di archivista alle poste per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Aveva quarantanove anni. In una lettera di quel periodo scrisse: «Avevo solo due alternative – restare all'ufficio postale e impazzire... o andarmene e giocare a fare lo scrittore e morire di fame. Decisi di morire di fame.» Meno di un mese dopo finì il suo primo romanzo autobiografico, 'Post Office', che lo rese celebre. Come forma di rispetto per la fiducia in uno scrittore relativamente sconosciuto, Bukowski pubblicò quasi tutti i suoi lavori successivi con la Black Sparrow. Grazie alla fama crescente cominciò a imbarcarsi in una serie di storie di una notte e di relazioni che gli fornirono materiale per i suoi racconti e le poesie.
Nel 1988 si ammala di tubercolosi ma continua a scrivere e pubblicare libri fino a quando, il 9 marzo 1994, all'età di 73 anni, muore stroncato da una leucemia fulminante, poco dopo aver completato il suo ultimo romanzo, 'Pulp'.
L'eredità di Charles sono sei romanzi, centinaia di racconti e migliaia di poesie, per un totale di oltre sessanta libri. La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del realismo sporco.
La sua frase del giorno è:
Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova.Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi,si tratta fondamentalmente della paura di essere soli.
Invece a me fa paura la folla.